guardate Baloo sul fondo di questa pagina
guardate Baloo sul fondo di questa pagina

VITA SCOUT
C'è posto per i vostri figli nei nostri gruppi
per crescere insieme attraverso il gioco,

il dialogo e le varie attività manuali.

 

Vi aspettiamo.

 

La vita all'aria aperta, lo stare insieme, aiutano a crescere come persone libere, capaci di bene.

 v      dai 6 ai 12 anni tra i lupetti e coccinelle, nel branco

 v      dai 12 ai 16 anni tra gli esploratori e le guide, in reparto

 v      dai 16 ai 20 anni tra i rover e le scolte, nella comunità clan.

 v      con i 20 anni la tua partenza per servire l'associazione o nella società.

 

 

 

 

Il Nostro Gruppo.

 

Ogni nostro Gruppo Scout sparso per il mondo, è un luogo abitato da persone di diversa età, dalla tenera all’età adulta, è un crescere continuo del Gruppo, luogo dove nascono e crescono le relazioni tra uomini già fatti e, uomini nuovi in crescita, attraverso incontri, giochi, riflessioni e momenti dedicati alle cose dello spirito.

E’ luogo che ci porta ad essere comunità e, sicuri di essere parte di una comunità più vasta, la società nazionale ed internazionale.

Nel nostro luogo decine di generazioni hanno trovato la loro formazione e uno spazio adatto per crescere come uomini a servizio della società, con grande professionalità e responsabilità.

Il nostro luogo, non è mai fisso, si crea ogni volta, ovunque, dove siamo convocati per le nostre attività, dove viene fissato l’incontro settimanale, o per le vacanze estive o invernali, o per l’uscita mensile o ancora per momenti di deserto, hike o veglia alle stelle, espressioni queste, proprie della nostra associazione.

I nostri giovani imparano a vivere la libertà, a meritarsi fiducia, a mettersi al servizio degli altri, a giocare, a riflettere e ridere e anche a pregare; preparano momenti di festa con recite e canti e giochi vari, nei luoghi dove passiamo il nostro tempo per crescere insieme.

In questo nostro camminare, infatti è così manifestato nel nostro linguaggio: buona caccia, buona strada e buon sentiero, impariamo insieme grandi e piccoli, a scoprire che la vita ha i suoi momenti, come una pallina da ping pong, che cade sul tavolo e rimbalza per poi ricadere e avanti così, per dirci che questa vita va sempre accolta con coraggio e amore.

La vita cambia nei gusti, cambiano le famiglie e sorgono problemi di gestione e di tempi con difficile soluzione, ma, se i genitori vogliono il BENE per i loro figli, non possono impedire a questi un’esperienza viva di vita e gioco con noi.

Il nostro gioco apre a relazioni significative e alla reciproca fiducia.

Qui impariamo l’alfabeto della vita scout come un gioco da non trascurare; ci si apre alla responsabilità nell'agire, alla collaborazione, ad una vera amicizia che ci accompagnerà per tutta la vita.

Nel nostro luogo, col tempo e con gli anni di permanenza che sono previsti per crescere, ci deve stare dentro un po’ di tutto, tutto quello che serve a diventare veri cittadini del mondo e anche formarci per esserlo anche un domani per il cielo.

Il nostro luogo comporta anche un pedaggio da pagare annualmente, la tassa d’assicurazione contro inconvenienti, ciò non deve scoraggiarci, inconvenienti che nessuno cerca, ma che a volte arrivano.

Le nostre energie sono rinnovate con i nuovi che annualmente entrano nel Gruppo per giocare con noi, nel nostro luogo, e che rimangono in seguito come adulti per accompagnare, dopo l’esperienza e la formazione avuta, i nuovi che entrano per crescere, giocando insieme, gioiosi e coraggiosi.

I nuovi giovani che ci seguono, rendono viva e interessante la nostra vita per una continua e buona crescita. Possiamo qui dire: Viva gli Scout.  

 

 

Un giorno al campo.

 

Si, ho potuto solo per un giorno stare con i ragazzi al campo.

Sono arrivato al mattino presto, ed era per loro il secondo giorno, era quasi l’ora della sveglia, le sette e trenta, tutto intorno dominava un grande silenzio, solo l’acqua del ruscello rumoreggiava e, un lieve venticello muoveva appena le foglie, si stava bene a quell’ora.

In una tenda ho notato del movimento e vado a curiosare, due giovani cambusiere, le addette alla dispensa, erano già intente a spalmare la nutella sulle fette di pane e a far bollire latte e il the, mentre già una caffettiera sputava un profumato caffè.

Ci siamo dati il buon giorno alla maniera scout, e abbiamo preso insieme quel balsamo invitante.

Mi sono fermato con loro a preparare la colazione e a sentire l’ordine del giorno.

Verso le sette e venti, il fischio della sveglia irrompe nel silenzio del campo.

E’ questo un segnale a cui tutti obbediscono uscendo dai sacchi a pelo e infilandosi velocemente le scarpe da ginnastica. Alle sette e mezza, altro suono di fischietto, si, perché nella giornata questi richiami si susseguono e sono sempre diversi, hanno un linguaggio per compiti diversi o persone da convocare. Tutti escono dalle tende, sbadigliando, e si pongono in cerchio, e ogni squadriglia con un urlo particolare si presenta e dice la sua disponibilità.

Il capo responsabile di questo servizio di primo mattino, invita ad eseguire alcuni esercizi ginnici e a fare una piccola corsa intorno al campo.

Finito il tempo della sveglia tutti corrono per le abluzioni mattutine, il tempo è prezioso e ogni ritardo sarà registrato sul libro di comportamento per il punteggio finale.

Dopo altri venti minuti, altra chiamata, tutti corrono verso il luogo dove dovrà sorgere il palo bandiera, dove ogni mattina sarà issata sul pennone e alla sera ammainata, qui si canta l’inno nazionale, segue una piccola riflessione e una preghiera, questo compito è riservato all’assistente, quando è presente, o a un capo a turno.

Ora è tempo di colazione, terminata questa, il capo campo, enumera le attività della giornata che tutti ormai sanno: le varie costruzioni per le attività del campo, tavoli, cucine e latrine, tutte cose necessarie.

Distribuiti e compiti, un ragazzo per squadra corre in cerca di legna per la cucina e per il fuoco della sera, fino alle undici è tutto un correre e un lavorio per approntare il necessario, non si vedono chiodi o martelli ma seghe e corde per legare. Grande attenzione alla corda perché non sia tagliata inutilmente.

Nel frattempo qualcuno azzarda un colloquio per consigli o per confessione.

Alle ore tredici il pranzo è servito, ogni squadriglia si ritrova unita con i capi invitati precedentemente, oggi io sono con la squadriglia delle acquile, buon auspicio per me, ma per maggior sicurezza passo per un controllo per verificare l’andamento culinario, in modo che tutto possa essere di buon auspicio. Oggi pasta alla carbonara, involtini di pollo con piselli, pesche e anche una bella fetta di dolce, l’acqua fresca ce la offre la sorgente.

Dalla cambusa mi chiamano per un’urgenza, un buon caffè.

Ogni squadra provvede al riordino delle stoviglie e gavette ed è concessa la siesta fino alle quindici e trenta. Nel tempo della siesta, ciascuno può gestirsi liberamente, l’importante non disturbare il pisolino di quelli che sono soliti farlo, nessuno può allontanarsi dal campo.

Alle quindici e trenta, puntuale, il segnale di ripresa attività, ogni squadra provvede ad ultimare il proprio angolo, alle diciotto un tempo di svago al pallone e al tiro della fune.

Bisogna ora pensare alla cena, chiamata dalla cambusa per la distribuzione viveri: necessario per una buona minestra di verdure, uovo sodo e insalata mista, frutta.

Per le ore venti la cena è servita, chi prima, chi dopo, tutto viene sistemato per la ispezione gavette e pentole. Alle ventuno e venti, chiamata per un piccolo fuoco di bivacco, un encomio dal capo per il bel lavoro svolto, due canti e due scenette improvvisate, un canto come preghiera “Signor, tra le tende schierati”. Suona il silenzio, ora il tempo è sacro per un meritato riposo, per me, è tempo di tornare a casa. E’ stata una buona giornata, ed è incominciata bene, un buon auspicio per il campo. Estate 2006 a Montegrosso d'Imperia.

Capo Scout Diego Malivindi del Bordighera.

 

 

Buona strada,

nel cammino della fede,

in questo anno di grazia,

perché la gioia

sia la vostra forza

e una guida sicura.

Scoprire il bello

della presenza del Signore,

si può sempre,

basta avere gli occhi

ben aperti e non appesantiti

dai vari torpori della notte

che stancano e addormentano.

E’ il suggerimento

del Poverello d’Assisi,

che contempla,

lodando e ringraziando Dio, per

le meraviglie della natura

con le sue creature,

donate per la nostra gioia,

per nostra compagnia,

per nostro sostentamento e,

scopre una mano

sempre amica

che la protegge e la difende.

Tanti auguri

per un cammino fecondo,

con la promessa che la fede,

accolta e germogliata nel tuo cuore,

con vivo entusiasmo,

porti frutti di opere buone.

La nostra vita viva

questo programma di Grazia.

 

 

RICORDA: Una volta Scout, sempre Scout

DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

OROSCOPO di vita Scout

  clicca l'icona!!!!!!!!!!!!!!

Oroscopo di Vita Scout.pps
Presentazione Microsoft Power Point 5.8 MB

W gli Scouts

Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..