Tempo Ordinario - II Domenica (Giovanni) –ANNO B

Videro dove abitava e si fermarono presso di Lui.

1Sam 3,3b-10/ Sal 39 / 1Cor 6,13c-15.17-20 / Gv. 1,35-42 -

E' sempre bello notare quanto sia grande l'attaccamento dei discepoli verso il Maestro quando lo ascoltano e imparano cose nuove. In questa pagina ci viene presentato il Battista con due discepoli. Quando alzando gli occhi, vede passare Gesù e dice:"Ecco l'Agnello di Dio". Prontamente i due abbandonano il vecchio maestro e vanno dietro a Gesù che vedendosi seguito, domanda:"Che cercate?" Maestro dove abiti?, è la richiesta dei due. Lo riconoscono Maestro a differenza dell'altro che era solo la voce che preparava questo momento, così quel giorno si fermarono con lui. Uno dei discepoli si chiamava Andrea, fratello di Pietro e quando lo incontrò gli disse prontamente:"Abbiamo trovato il Messia" Vanno insieme da Gesù, subito lo riconosce, gli cambia il nome e anche il mestiere.
TRACCIA di RIFLESSIONE:
 

Il tempo ordinario è scandito dalla celebrazione delle domeniche, la Pasqua settimanale. In essa la comunità si raduna per professare la propria fede in Cristo risorto, ascoltare la Parola di Dio e “spezzare il pane” come segno di comunione fraterna offrendosi con Cristo in sacrificio di lode al Padre. Queste domeniche non sono collegate fra loro da un tema unitario a differenza di quelle dei tempi di Natale e Pasqua e dei tempi forti di avvento e quaresima. L’unico legame è la lettura quasi continua del Vangelo dei tre sinottici.

1 lettura: “Parla Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Di fronte a Dio che parla, il giovane Samuele si pone in atteggiamento di ascolto e di disponibilità a fare la volontà del Signore. Siamo servi di Dio e non ce ne dobbiamo rammaricare: sta qui tutta la nostra dignità, né per questo veniamo oppressi. Al contrario: nel servire Dio, nel fare il suo volere, diventiamo davvero liberi. Solo gli uomini sanno rendere schiavi: Dio invece ci tratta sempre da figli e quindi con infinito amore.

2 lettura: “I vostri corpi sono membra di Cristo”. Il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo, quindi è santo. Non possiamo usarlo a nostro piacimento, come strumento di piacere nell’impurità. Il cristiano è casto: tratta il proprio corpo secondo il disegno di Dio. Il corpo non è estraneo alla salvezza: noi siamo stati redenti integralmente, corpo e anima, risorgeremo così anche nel nostro corpo. Nel matrimonio il cristiano glorifica il suo corpo: con esso esprime un amore sponsale indissolubile, fecondo, perfettamente rispondente all’intenzione creatrice di Dio.

Vangelo – “Videro dove abitava e si fermarono presso di lui”. Andrea e Giovanni lasciano il Battista e si mettono alla sequela di Gesù, “l’agnello di Dio”: vanno, vedono dove abita, restano con lui. E’ l’incontro decisivo della loro vita, che ora sarà tutta per il Maestro. Altri incontri e altre vocazioni seguiranno, a cominciare da quella di Simone, che si chiamerà Pietro e fino alla nostra chiamata: ogni cristiano è chiamato a seguire Gesù, a vivere con lui, a fare l’esperienza gioiosa della sua amicizia, e naturalmente a essergli fedele non solo con la parola ma con i fatti.

 

 

L'episodio così ricco di vivacità e di spontaneità, certamente ci parla di Giovanni il discepolo qui non nominato, protagonista insieme ad Andrea mentre lasciano il Battista. Questo episodio è talmente impresso nella mente di Giovanni che ricorda anche l'ora esatta del suo incontro con Gesù: "erano circa le quattro del pomeriggio", certamente quell'incontro segnò una svolta decisiva per la sua vita. Quello stare con Gesù lo renderà così unito a lui tanto da essere presente anche sotto la croce, con Maria, e sarà l'unico discepolo a seguire il Maestro fino al Calvario. Il Battista indica Gesù come "l'Agnello di Dio". Espressione che richiama il rito dell'agnello pasquale dell'Esodo, con il sangue sparso sugli stipiti, perchè fossero risparmiati dal flagello imminente i figli d'Israele. Il Battista rassicura che Gesù è il vero agnello che si sarebbe sacrificato per la liberazione dell'umanità. Questo suo dire può anche essere un richiamo al rito dell'agnello che veniva immolato da mattino a sera nel Tempio. E' l'agnello che toglierà il peccato del mondo, prenderà il peccato su di sè per espiarlo al nostro posto. Ma...che cercate? E' la domanda che Gesù rivolge per conoscere il perchè del loro seguirlo, vuole sapere la sincerità della loro ricerca. E' curiosità o profondo desiderio di verità? "Maestro, dove abiti?" - "Venite e vedrete" cioè: Maestro dicci veramente chi sei, fatti conoscere a fondo, perchè possiamo seguirti con sicurezza. Grande è in loro il desiderio di passare del tempo con Gesù per conoscerlo meglio, per diventare suoi amici. Ecco il perchè del:"Venite e vedrete". Così fecero esperienza per qualche ora con Gesù e: "abbiamo trovato il Messia". E' una scoperta gioiosa, tanto che Andrea incontrando il fratello Pietro, lo confessa e lo conduce a incontrare Gesù. E' in realtà questo il cammino giusto per ogni uomo che vuole incontrare (conoscere) Gesù per diventare suo amico, lasciarsi accompagnare.

Anche noi dobbiamo e possiamo fare esperienza di Gesù:

a- accogliendo la sua parola.

b- facendo comunione con lui,

    nel silenzio e nella preghiera.

c- facendo una viva partecipazione di vita,

    tramite i sacramenti.

d- e appena incontrato, annunciarlo e

    presentarlo ai fratelli

    con la nostra testimonianza di vita.

DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

OROSCOPO di vita Scout

  clicca l'icona!!!!!!!!!!!!!!

Oroscopo di Vita Scout.pps
Presentazione Microsoft Power Point 5.8 MB

W gli Scouts

Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..