Tempo di Natale - (Marco) - B

BATTESIMO del Signore domenica dopo l'Epifania

Is 55,1-11 Sal Is 12,26 / 1Gv 5,1-9 / Mc. 1,7-11

Una voce nel deserto annunciava grandi cambiamenti, ma esigeva una profonda conversione. A coloro che gli si accostavano come penitenti, li rimandava dopo aver versato acqua sulla testa, ad accogliere la Parola ormai vicina. Di sè diceva di non essere degno neppure di sciogliere i suoi sandali. Ma in quei giorni del suo predicare, anche Gesù, come un penitente viene al Giordano per farsi battezzare, il Figlio del Dio Altissimo si umilia davanti alla sua creatura e chiede perdono per offrire la vera Pace. Nell'uscire dall'acqua i cieli si aprono, la voce del Padre si fa sentire e una colomba, segno dello Spirito, si posa su di lui: "Tu sei mio figlio..." Accogliamolo, è mandato per noi.
TRACCIA di RIFLESSIONE

 

Tra i misteri della vita di Cristo il suo Battesimo riveste un’importanza singolare e per questo motivo la liturgia lo commemora con solennità. Nel Battesimo la voce del Padre presenta in Gesù il Figlio prediletto, il Messia inviato ai poveri; lo Spirito che sta sopra di lui lo consacra sacerdote, profeta e re. Siamo così introdotti nel mistero di Gesù, vero uomo che porta su di sé i peccati del mondo, vero Dio che ci libera dalla colpa, donandoci lo Spirito e rendendoci figli di Dio, rigenerati nel lavacro e “interiormente rinnovati a sua immagine”. Dono dello spirito Santo e figliolanza divina: sono i doni del battesimo cristiano, che oggi particolarmente richiamano alla memoria.

1 lettura: “Ecco l’ho costituito tra i popoli principe sovrano delle nazioni”. L’acqua, il vino, il latte, il pane, i cibi: sono immagini dei beni – della Grazia – che Dio intende donare al suo popolo. Non però come una merce comperata, ma come dono in assoluta gratuità. Dio non si fa pagare: siamo stati redenti, abbiamo ricevuto gratuitamente lo Spirito Santo, il bene più grande che si possa immaginare. E’ meraviglioso constatare questa abbondanza di grazia per tutti. Né c’è peccato che trattenga l’amore di Dio e la sua gratuità. Abbiamo sentito: “l’empio ritorni al Signore, che avrà misericordia di lui e al nostro Dio, che perdona largamente”.

2 lettura: “Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo”. Il brano della lettera di Giovanni ci suggerisce tre cose: la prima – se non amiamo i nostri fratelli che nascono da Dio, vuol dire che non amiamo Dio; ma occorre un amore che non consiste di labili propositi, ma nell’osservanza dei comandamenti che per chi ama sono anche facili da mettere in pratica. La seconda cosa che ci è insegnato è la fede con la quale si è in grado di vincere il mondo, come male e come incredulità e peccato. Bisogna cioè credere in Gesù. La terza, Gesù è venuto ed è presente in mezzo a noi con il sangue del suo sacrificio – la croce e l’eucarestia – e con il suo spirito, grazie al quale rinasciamo dall’acqua del Battesimo.

Vangelo – “Tu sei il Figlio mio prediletto”. Il battesimo di Giovanni era importante, come disposizione alla contrizione del cuore e come preparazione per ricevere il lavacro vero ed efficace: quello che sarebbe venuto con il dono dello Spirito Santo che solo Gesù avrebbe dato. Ora, il nostro battesimo è in acqua e Spirito Santo: lo Spirito infonde in noi la vita divina e ci rende figli di Dio. Ogni nostra azione deve mostrare che siamo figli di Dio, che siamo stati rigenerati nell’anime. Lo deve dire il nostro modo di parlare e vivere, nell’agire con coerenza in modo che anche i nostri pensieri siano luminosi e liberi dal male.

 

 

Questa solennità fa da punto di collegamento fra gli episodi delle "manifestazioni" di Gesù bambino e la sua vita pubblica, ormai come adulto. Ricordiamo infatti la manifestazione (riconoscimento) ai pastori, ai magi e al Battista stesso al Giordano. Questa manifestazione apre così la vita pubblica di Gesù che in questo nuovo anno vogliamo rievocare per conoscerlo meglio e seguirlo con fedeltà. Ascolteremo le sue parole dette per le strade e le piazze e nelle sinagoghe della Palestina. Questa celebrazione è importante anche per noi: -per quanto ci rivela intorno alla persona e alla missione che Gesù dovrà svolgere; -per quanto ci rivela la realtà del nostro Battesimo. "Dopo di me viene uno che è più forte di me" questa espressione ci fa capire la grandezza di Gesù anche se dovrà ricorrere al battesimo di penitenza richiesto dalla predicazione del Battista. "Egli battezzerà con Sp. Santo". Il battesimo vuole pienamente inserire Cristo nella realtà umana per realizzare una grande solidarietà con gli uomini peccatori per i quali anticipa l'immolazione sulla croce. Il battesimo di Gesù è una prefigurazione del nostro battesimo,"battesimo di immersione" nello Sp. Santo, nel mistero di morte di Gesù e alla partecipazione alla sua vita di risorto. Tre sono i momenti significativi nel battesimo di Gesù:**Gesù vide aprirsi i cieli. **vide lo Sp. Santo scendere su di lui in forma di colomba, **la voce dal cielo "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Il battesimo si presenta come una splendida rivelazione su Gesù e la sua missione. Anche nel nostro battesimo è sceso lo Sp. Santo, ci ha fatto rinascere alla vita di grazia, siamo nuove creature, siamo consacrati a una missione di salvezza iniziata da Gesù. Siamo figli di Dio, prediletti e amati dal Padre. Siamo chiamati a condividere il destino di Gesù che non è unicamente di gloria, ma è anche di sofferenza e di croce "chi vuol essere...prenda la sua croce"per poi condividere la gloria in cielo. Ciò comporta l'abbandono della vita di peccato, l'amore di Dio va contraccambiato, l'amore è vivere la parola.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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