Tempo Ordinario - XXII Domenica (Marco) - B

Trascurando il comandamento di Dio,osservate la tradizione degli uomini -

Dt 4,1-2.6-8/ Sal 14 /Gc 1,17-18.21-22,27 / Mc. 7,1-8.14 - 15,21-23

Nella sua predicazione,spesse volte Gesù ci fa capire come i farisei e il popolo vivano un'osservanza spirituale piuttosto esteriore. Ogni cosa fatta per il Signore,Lui i insegna,deve esprimere una adesione a Dio nella pratica della carità e della giustizia. Non possiamo dare valore o significato religioso il fatto di non lavarci le mani prima di mangiare o il non sciacquare i bicchieri,ciò ha valore solamente di igiene o di educazione. Come la vera lode non consiste nel dire preghiere con le labbra,e la mente e il cuore sono completamente assenti. Gesù ci insegna che la contaminazione dell'uomo non deriva da ciò che si mette in boca,ma dalle cattive intenzioni del cuore. L'amore vero,ci viene ancora insegnato,non è fatto di parole vuote o di semplici atteggiamenti esterni,ma è un cuore puro che cerca e loda il suo Signore.

 TRACCIA di RIFLESSIONE:

Ogni settimana siamo convocati dalla parola di Dio che per noi diventa lode e rendimento di grazie, radicandosi nel nostro cuore per la nostra vita. La domenica è giorno del convito, il Padre ci offre Gesù, Pane di vita. Con questo pane siamo rafforzati per servire Cristo nei fratelli. Ogni volta che celebriamo l’eucarestia ci rendiamo conto di quanto siamo amati da Dio; questo diventa per noi motivo per rispondere a questo grande amore con la fedeltà del discepolo che sa portare ogni giorno la sua croce sulle orme di Cristo. Un amore non solo verticale, ma aperto a ogni esigenza della fraternità. Ogni volta che amiamo il prossimo, confermiamo in noi l’amore di Cristo, rivivendolo nelle opere.

1 Lettura: In questa lettura troviamo Mosè che rincuora il popolo d’Israele all’osservanza della Legge. Dice infatti che la Legge è una grazia, è anche segno, se vissuta, della intima presenza del Signore nella storia e nella vita. Questo infatti deve essere il nostro sentire al riguardo dei comandamenti. La saggezza per l’uomo deriva in modo particolare dal fatto che conosce e osserva con scrupolo la Legge, perché solo questa rivela la vicinanza di Dio agli uomini.

2 Lettura: In questo brano troviamo l’apostolo Giacomo che ci ricorda l’importanza dell’ascolto della parola, ma questo non è sufficiente, è importante metterla in pratica, perché illude se stesso pensando di salvarsi, in realtà si danna, perché l’occasione per fare qualcosa opo l’ascolto c’è sempre, ma è mancato l’impegno. La parola deve diventare qualosa di concreto nella vita quotidiana, dove in particolare si opera per un distaco dal peccato e dalle cose del mondo. Il mondo inganna, esso seduce e contagia on l’egoismo e il male, con Cristo siamo chiamati a redimerlo rigettando ogni ambiguità e incertezza.

Vangelo – Come possiamo amare Dio? Certamente non sono sufficienti le labbra, ma tutto il cuore cioè la nostra vita. La purezza rituale, esterna sono pca cosa, è importante rigettare da noi tutte le cose cattive che stanno a volte omode, dentro di noi. Gesù i parla delle intenzioni cattive che stanno nel cuore dell’uomo e lo contaminano. Questo suo amore che redime è veramente grande, da parte nosta cerchiamo di essere vigili, in modo he il nostro impegno sia forte e costante.


La liturgia di questa domenica ci presenta alcune parole significative, come: ascolta - osserva - metti in pratica e accogli. Suggerimenti che sono adatti nei riguardi della parola di Dio e tutto ciò che comporta, cioè i comandamenti. Già nella prima lettura troviamo - ascolta, metti in pratica e osserverete - che Mosè suggerisce al popolo d'Israele e solamente: a - perchè attraverso questa pratica potranno vivere ed entrare nella terra promessa b - perchè sarà la vostra saggezza che vi distinguerà tra i popoli. c - perchè i comandi del Signore saranno segno della sua presenza in mezzo a voi. Possiamo dire che Dio è Colui che ama e vuole il bene del suo popolo e segue le sue vicende umane e in ultimo vuole essere alleato e luce e forza nel suo pellegrinare. L'iniziativa di Dio è solo mossa dall'amore, è una proposta di bene e non come imposizione o obbligo. Perciò nella misura in cui l'uomo non accoglie la Parola e non la pratica si allontana non da Dio soltanto, ma dalla salvezza offerta. Anche nella seconda lettura troviamo in san Giacomo ripetute le parole - accogliete la Parola e mettetela in pratica. Non è parola che soffoca, ma è parola che salva, dona la vita e la gioia. La Parola accolta e messa in pratica preserva dalle contaminazioni del mondo e induce e invita a soccorrere i più deboli. Nel Vangelo Gesù contesta la critica dei Farisei perchè i suoi discepoli non -osservano - certe tradizioni legali, rispondendo con le parole del profeta Isaia "ipocriti" perchè per osservare la tradizione hanno trascurato i comandi di Dio, specialmente quello dell'amore e della giustizia. Gesù rassicura gli ascoltatori che tutto ciò che entra nell'uomo non contamina l'uomo, cioè non lo rende cattivo. Ma dice che è dal cuore dell'uomo che escono le intenzioni cattive e solo queste possono contaminare l'uomo. La Parola di Dio è parola che libera, è importante non dare troppo peso alle tradizioni perchè spesso non ci permettono di osservare i comandi del Signore e ancora liberare il cuore da pensieri, affetti, desideri e intenzioni disordinate per renderlo capace di accogliere la Parola che salva.

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