IL PICCOLO PRINCIPE LASCIA la sua CASA per:

- Conoscere

- Crescere

- Servire

- Comunicare

- Confidare

- Per non DIMENTICARE.

1) PER CONOSCERE,

è importante uscire dal proprio guscio, a volte dal proprio io e farsi piccoli e ricercatori di qualcuno che possa darti delle sicurezze che soddisfino il tuo cuore e la tua vita. Ora noi usciamo dal nostro paese, da casa nostra e da tante altre situazioni che ogni giorno si rinnovano e spesso non ci permettono di scoprire e di crescere, ci troviamo insiemr per conoscere quello che ci sta intorno, noi stessi, le nostre capacità e possibilità per impegnarci nel nostro cammino. Vediamo più da vicino il cielo, il sorgere del sole e la sera il suo tramontare, le piante, sentiamo e vediamo altre cose che in città non sempre riusciamo a scorgere e tanto meno incontrare, anche tanti piccoli e fastidiosi insetti che sono parte della natura e indispensabili per lo stesso equilibrio naturale. Tutto questo ci permette di conoscere, per non rimanere soli, vuoti e insensibili alle cose che ci circondano e sono parte della nostra vita.

Domanda - Se mi guardo intorno, cosa mi interessa di più nella natura?

E' più importante conoscere le qualità della natura o i bisogni delle persone, i tuoi e perchè?

 

2) PER CRESCERE.

E' importante non trascurare nulla dei doni che ci vengono offerti da Dio, ma accoglierli. C'è un crescere in statura, in sapienza e in grazia.

Ci sono tante altre crescite che si svilupperanno nel tempo, solo se sapremo accompagnarle nel nostro sviluppo umano e spirituale.

Per crescere bene dobbiamo però dimenticare noi stessi, il nostro io e fidarsi ...di chi?

- Crescere in statura, è importante il nutrimento e il movimento, e grazie a madre natura che ci provvede con i suoi doni noi possiamo svilupparci bene, anche se ci è richiesto qualche sacrificio. Il nutrimento che ci offre è ricco di elementi per il nostro sviluppo.

- Crescere in sapienza, l'esercizio della mente e lo studio sono fondamentali per questa crescita, fino all'ultimo giorno siamo chiamati ad aggiornarci per non rimanere indietro con il camminare del nostro tempo. Conoscere è vivere in armonia con il creato e con gli uomini.

- Crescere in grazia, è la capacità del cuore che sa accogliere i doni del Signore e sa svilupparli per se e per amare il proprio fratello.

Domanda. Mi accorgo se stò crescendo nel cuore? come, quando?

Aiuto gli altri a crescere, con me e meglio di me, oppure sono loro di ostacolo?

 

   3)  PER SERVIRE.

Una vita sempre chiusa in casa o nella nostra città, non ci offre la possibilità di realizzarci pienamente, ecco perchè il piccolo principe lascia la sua piccola terra, come già una volta Abramo, ascoltando la voce di Dio, lascia la sua per rendersi utile a qualcuno e viene ad essere il Patriarca di molti popoli. Anche noi siamo sollecitati a renderci utili in qualche cosa e in qualche modo, certamente gradatamente secondo la nostra crescita e natura, con l'aiuto delle varie conoscenze acquisite e anche le nostre naturali capacità. Certamente il servire comporta e arreca gioia interiore di poter dare prima di tutto quello che noi abbiamo dentro. Se uno conosce Gesù, e quanto ha fatto di grande e buono a vantaggio di coloro che erano in difficoltà e lo accoglie nella sua vita, credendo che il suo amore possa essere ancora continuato per migliorare la situazione di molti fratelli, si mette al suo servizio e fa ugualmente, fa una grande cosa. Il primo aiuto lo offre a se stesso, perchè esce dal suo egoismo, in quanto l'uomo è di per se chiuso e spesso avaro, così facendo si libera da queste negatività, aprendosi verso gli altri.

Domanda. Quando ti viene chiesto un servizio, come ti comporti?

Sei disponibile ad offrirti per servizi che vedi e che puoi fare?

 

4)  PER COMUNICARE.

Se il piccolo principe rimaneva chiuso nel suo piccolo territorio, non avrebbe potuto farsi conoscere e tanto meno comunicare con altri. Questo ci dice che è importante uscire dalle nostre comodità e chiusure, sempre poi ripetitive, per aprirci al mondo, agli altri, alla novità senza dimenticare il Signore, aprirci a Lui è grazia e gioia. Se poi ogni giorno ci mettiamo in comunione con il Signore, con la nostra e la Sua Parola, con la capacità di esprimerci come ad una persona presente, e con una vita coerente che corrisponda al suo desiderio di giustizia, possiamo comunicare liberamente e bene con tutti.

- con il mondo, ogni giorno ci è maestro di novità. Con la natura che ogni giorno si rinnova, nel tempo e nelle stagioni.

- con madre terra, che ci provvede di ogni bene. Con il sole, il vento, la neve e il ghiaccio, ecc...

- con gli uomini, ascoltando prima le loro necessità e poi manifestando le nostre insieme alla capacità di aiuto che possiamo offrire.

Domanda. Ho imparato a comunicare, facendomi discepolo?

Ho pensato che il silenzio, il canto, il gioco possono dire qualcosa?

 

 5)   PER CONFIDARE.

Era grande la tristezza nel piccolo principe che non poteva più vivere da solo da quando il suo amico si era allontanato da lui. Non potendo vivere così solo, si mette in viaggio per cercare un altro al quale confidare la sua vita e trovare una soluzione. Ma in questo cercare, capita spesso di trovare persone che non ti capiscono e non ti aiutano, tanto che sembra inutile cercare ancora per avere consolazione. Troviamo che anche Gesù spesso si confidava con i suoi amici, e questi proprio non lo capivano, il suo linguaggio era un po’ diverso dal loro pensiero, inoltre erano anche loro privi di consolazione e la cercavano in Lui. L'importante del nostro conoscere, crescere, servire, comunicare è non fermarsi mai, ma confidarsi sempre e con persone capaci di ascolto, per dire i nostri momenti difficili, dubbi, curiosità del nostro cuore per trovare una giusta risposta che crei armonia e la voglia di camminare ancora. Si cammina bene con un buon paio di scarpe, ma si cammina meglio con un buon amico. In Gesù, tutti possiamo trovare un vero amico che non tradisce, anzi da la sua vita per salvarci, nei genitori che ci vogliono accompagnare per la buona riuscita nella vita. Se ci chiudiamo in noi stessi, come il riccio, operiamo la nostra condanna.

Domanda. Ho fiducia piena dell'amico per potermi pienamente confidare?

Quando non mi confido, non cerco aiuto, e senza aiuto c'è solitudine e sofferenza.

 

6)  PER non DIMENTICARE.

Dobbiamo sempre pensare e credere di essere nella nostra casa, nella nostra famiglia, perchè qui troviamo le origini del nostro vivere e del nostro successo. Tutto quello che noi conosciamo e tutto quello che riusciamo a realizzare è per non dimenticare le nostre origini e quindi crescere e sviluppare ogni dono che è stato posto in noi. In noi poi c'è un segno di un amore profondo che non può e non deve morire, ma deve svilupparsi a vantaggio di coloro che vivono e incontriamo sulla nostra strada. Come il seme per produrre nuovo frutto deve morire sotto terra, così l'uomo deve saper morire a se stesso e a ciò che in lui è egoismo e vanità per donarsi e aprirsi al sorriso della vita. Ogni volta che incontri una persona disponibile e aperta al dialogo, ti senti portato alla fiducia e al dialogo. Spesso nella vita possiamo incontrare confusione, delusione e incertezza, importante è non rinunciare mai al sorriso, sarà la forza per sprigionare nuove energie del cuore per superare le difficoltà.

Domanda. Ho mai dimenticato i suggerimenti ricevuti per vivere una vita dignitosa?

Dimentico le difficoltà incontrate, le offese ricevute, so continuare con coraggio il cammino della vita?

DAVANTI A TE, SIGNORE
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