- IV Solennità (Giovanni)

FESTA DEL CORPUS DOMINI Gesù si offre come nostro cibo e bevanda

Dt 8,2-3.14-16/Sal 147/ 1Cor 10,16-17 Gv. 5,51-59

Gesù non poteva lasciarci un dono più grande di questo:il suo Corpo e il suo Sangue per la vita del mondo. In questa presenza misteriosa,Lui è vivo e con noi per sempre,è nutrimento necessario per la vita eterna. "La mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda" sono queste le sue parole che troviamo più volte nelle pagine del Vangelo. Quel pane e quel vino consacrato sull'altare,con le medesime parole pronunciate da Gesù nell'ultima cena,sono certezza per noi che sono veramente,il suo Corpo e il suo Sangue. Una presenza viva e divina,per noi sempre difficile a capirsi e ad accettare. E' pane vero disceso dal cielo,l'unico che possa soddisfare le esigenze e la fame dell'uomo.E' pane capace di trasformare l'uomo in pane d'amore,di carità,di servizio verso i fratelli nel nome di Cristo,presente in ciascuno di noi che lo riceviamo,perchè bisognosi del Suo amore.
TRACCIA di RIFLESSIONE:

Questa festa introdotta nel 1246 nella liturgia è tesoro grande di tutta la Chiesa. Con questa festa si vuole testimoniare la fede della Chiesa nel mistero eucaristico, è un momento particolare per tributare quel culto festoso e pubblico che non si può manifestare il giovedì santo – giorno dell’istituzione – perché nel triduo pasquale, tempo di sofferenza e passione. In questo giorno l’Eucarestia viene portata per le nostre strade, lui è vivo e presente nel mistero, custodito nelle chiese, ma è giusto fare un cammino per le strade, davanti alle nostre case, dove ogni giorno siamo chiamati a vivere di lui e con lui e ricordarci sempre della sua offerta d’amore per noi sulla croce. L’evangelista ci ricorda chi è questo Gesù: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Carne e Sangue significano la totalità della persona di Cristo. Dio fattosi carne, si dona a noi come cibo, nell’offerta del suo corpo sulla croce ed è il pane per la vita.

Nella prima lettura - Mosè ricorda al popolo che è stato sfamato dal pane dato dal cielo:”ti ha nutrito di un cibo che tu non conoscevi”. Dio compie i suoi prodigi per nutrire il suo popolo: la manna che scende dal cielo e l’acqua che scaturisce dalla roccia, sono già una figura del cibo spirituale che Cristo darà poi ai suoi discepoli.

Seconda lettura – Paolo ci ricorda che c’è un solo pane che può salvarci: un solo pane, un solo corpo noi siamo, pur essendo molti. L’apostolo ci ricorda ancora che spezzare l’unico pane e bere al calice è costruire la comunione e l’unità fra i ristiano e con Cristo.

Vangelo – Adesso il pane che ci nutre, come credenti e come figli di Dio, è la carne, quindi la persona di Cristo, il quale si è offerto per noi. Entriamo infatti in profonda comunione con il corpo e il sangue di Gesù. Solo così abbiamo la vita, quella vera, che non si logora e che non è destinata a esaurirsi e a spegnersi. L’eucarestia ci dona la vita stessa del Padre e del Figlio, Gesù. Grazie all’eucarestia e alla vita che in essa riceviamo, a differenza degli antichi ebrei, saremo sottratti all’esperienza della morte. Nell’eucarestia riceviamo il germe della risurrezione e conformazione al Signore che ha vinto la morte.  

 

 

 

Quando Gesù parlava di donarsi come cibo, attraverso il suo corpo e il suo sangue, la folla rimaneva sconvolta. Come può, si chiedevano, darci la sua carne e il suo sangue come nostro nutrimento? L'Eucarestia è dono di amore ed è anche un grande mistero, non da aprire, ma da accogliere. Col mangiare noi gustiamo cose buone, e spesso cresciamo in amicizia on i conviviali, così è anche con Gesù. Gesù nella sua predicazione si presenta come il pane della vita, pane che è forza per gli affatticati e legame di comunione con Lui e con tutti gli altri. La lettera ai Corinti ci ricorda che "un solo pane, un solo corpo noi siamo, pur essendo in molti": perchè partecipiamo dell'unico pane. Così sentiamo che chi mangia di Lui dimora in Lui. Questo mangiare e bere il corpo e il sangue del Signore ci trasforma in un corpo spirituale. La 1a lettura ci ricorda che Dio ha nutrito e sfamato il suo popolo nel deserto, questo fatto vuol risvegliare in noi la fame nel pane della vita. L'Eucarestia è la più grande meraviglia operata da Cristo, il documento del suo amore per gli uomini. Il brano del Vangelo si presenta come una catechesi Eucaristica fatta dallo stesso Gesù. -la mia carne è vero cibo, e il mio sangue vera bevanda. Gesù si dona realmente sotto le apparenze del pane e del vino nella totalità del suo essere umano e divino. Si dona con la sua carne che sarà poi immolata sulla croce. e col suo sangue che sarà versato in remissione dei peccati. *Chi mangia ..ha la vita eterna. Chi mangia...io lo risuscito nell'ultimo giorno, cioè parteciperà alla gloria del Risorto nella risurrezione finale. *Io sono il pane vivo disceso dal cielo... che darà la vita al mondo e la dà il Padre. Chi si nutre di Cristo dimora in Lui e Lui in noi.

DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

OROSCOPO di vita Scout

  clicca l'icona!!!!!!!!!!!!!!

Oroscopo di Vita Scout.pps
Presentazione Microsoft Power Point 5.8 MB

W gli Scouts

Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..