San Rocco
Nasce a Montpellier nel 1345, in Francia,
dopo lunghe preghiere alla Vergine
di Notre Dame des Tables,
da genitori ricchi e dediti alla carità.
Sui vent’anni perse i genitori,
entrò tra i fratelli del Terz’ordine francescano e
con voto andò pellegrino a Roma.
Aveva un bastone, un mantello, un cappello,
una boraccia e una conchiglia.
Sua forza era la preghiera e la carità,
sua gioia stare con Gesù.
Nel 1367 lo troviamo ad Acquapendente,
nella zona di Viterbo, dove
la peste falciava molte vite umane,
si mette al servizio dei malati e col
segno della croce, guariva molti.
Giunge a Roma nel 1367 e presta servizio
nell’ospedale di S. Spirito, dove guarisce
un Cardinale malato di peste, che poi
lo presentò al Papa Urbano IV,
appena giunto da Avignone.
Nel 1370 si allontana da Roma e
nei pressi di Piacenza la malattia
lo raggiunge, si ritira a Sarmato
presso il fiume Trebbia, in una capanna.
Un cane lo trova e ogni giorno gli porta
un tozzo di pane, finché
il suo ricco padrone lo segue
e assiste il viandante Rocco.
Nel ritorno a casa, per le complicate
vicende politiche, sospettato di essere
una spia, viene arrestato e
portato in prigione a Voghera,
non svela il suo nome, ma dice:
“ sono un umile servitore di Gesù Cristo “
Qui muore il 16 agosto 1376
e vi è la sua tomba,
è invocato contro le malattie della peste e
riconosciuto amico degli ultimi
e dei poveri, venne sepolto
con tutti gli onori.
San Bartolomeo
Conosciuto col nome di
Natanaele, è
uno dei dodici apostoli, viene
condotto da Filippo a
Gesù, che lo definisce:
“ Ecco un vero israelita “,
solo perché cercava di conoscerlo.
Sorpreso e affascinato dalla
figura del Maestro, esclama:
“ Rabbi, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re di Israele “, e
da quel giorno rimane con lui.
Sappiamo poco di lui, ma
la sua personalità e il suo entusiasmo
nel seguire e ascoltare il Maestro,
ci spingono ad
aderire a Gesù,
dimenticando noi stessi e i
nostri progetti.
Ogni volta che camminiamo
sui passi di Dio,
che continuamente ci tormenta,
perché ci ama, e
chiede di abbandonarci
totalmente a lui senza
resistenza e timori.
Dimenticando noi stessi, come
ha fatto Bartolomeo,
troviamo l’amore e
la libertà che ci
sospingono attraverso
tutte le notti.
Dio si dona a noi,
perché anche noi
possiamo donarci.
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FESTA di S. ANTONIO di PADOVA
Fedele è stato questo uomo fin dalla giovinezza
Entrando in monastero per una via di perfezione.
Sicuro era il suo cuore di trovare ogni mezzo,
Trasmessoci dalla voce dello Spirito alla sua Chiesa,
Aprendosi così ad una nuova vita di grazia.
Dove c’è amore per le cose che riguardano Dio,
Incontrarlo è più facile nelle cose da Lui stesso create.
Sincero e coraggioso era il suo procedere che
Andava cercando ogni buon suggerimento che
Nuovo trovava nelle Scritture, sia del Vecchio e Nuovo
Testamento, tanto che la sua giornata, era
Orientata sempre verso la perfezione e in ogni
Novità di vita, tutto in lui ha favorito di
Incontrare molti fratelli, con la sua vita e parola
Operò nei loro cuori un cambiamento di nuova scelta.
Dimostrava a tutti quanto grande doveva essere l’amore
Innanzi a Dio, che quale Padre non ci abbandona.
Padova è la città che ha beneficiato della sua presenza,
A tutti i poveri provvedeva sicurezza di un pane.
Donava insieme al perdono anche la dottrina profonda,
Ovunque era cercato per il suo profondo insegnamento.
Vana è la gloria del mondo e lui la fuggiva con coerenza,
Andava alla ricerca del silenzio per contemplare l’Amore.
Poveri si può nascere, ma non per rimanere.
Evitare gli sprechi è da saggi.
Ricco deve però trovarsi il cuore per amare.
Sano è il cuore di chi ammette che l’
Amore è una forza irresistibile da
Non trascurare mai un solo momento.
Lamentarsi per così poco, per una giornata
Uggiosa, non conviene mai, ma
Innalza il tuo sguardo verso l’alto e ogni
Giorno potrai incontrare nuova luce che
In modo che la tua gioia sia piena.
SAN GIOVANNI BATTISTA
Anche la lontananza ormai è
Tanto vicina al nostro cuore per
Esprimere e augurare tanto bene.
Giorni così non se ne
Incontrano spesso nella vita e
Ogni volta che tu li cerchi
Volano lontano in poco tempo.
Avere la possibilità di scoprire il
Nuovo della vita che ci circonda è sempre
Novità che arricchisce il nostro cuore, se
Incontri amici che ti ricordano.
Illuminerà il tuo volto che non può essere stanco.
SANTA RITA
Sicuro sarà il tuo cammino se
Aprirai il tuo cuore al
Nuovo che ti viene suggerito ogni giorno.
Troverai un respiro di novità
Alzando la tua mente al cielo.
Rinnova la tua volontà al bene.
Innalza al cielo pensieri di bontà.
Tieni salda nel tuo cuore la fonte delle virtù.
Agisci sempre con libertà e grande amore.
San Francesco
Sano era il suo cuore e pieno di ogni ricchezza,
A dispetto della salute del corpo, per dura penitenza,
Non sufficientemente curato durante la vita.
Felice era il suo cuore nel dimorare con i fratelli,
Rallegrava tutti con la parola e il canto,
Aprendo così i loro cuori alla gioia e alla
Nuova lode, verso Dio e tutto il creato.
Cantavano con lui gli uccelli del cielo,
E tutte le bestie che incontrava, lo seguivano.
Seguivano contenti anche i fratelli, il suo esempio, e
Con grande passione e forza d’animo
Operavano tanto bene intorno e nella Chiesa.
Festa di
Santa Chiara
Felice è colui che incontra il Signore, sempre
Esalterà la sua grandezza e misericordia.
Subito rinnova tutto il suo comportamento
Tanto da offrirsi come servo fedele e coraggioso
Amante del bello e del vero che trova solo in Dio.
Di giorno e di notte veglia riconoscente per
Innalzare una lode e una prece di misericordia.
Sempre fedele alla Parola di Dio
Aperta ad ogni ispirazione dello Spirito
Nuova nel cammino dei Consigli Evangelici
Tutta protesa nella via della perfezione
Amava riconoscente per i doni ricevuti.
Chiara nel cuore e nella vita
Ha donato se stessa alla Chiesa con uno stuolo di vergini
Ilare era nel suo muoversi nel silenzio del chiostro
Anelava conoscere e perseguire la via della croce
Rispondeva ogni giorno con il sì della donazione totale
Aveva nel suo cuore la gioia, dono del suo Signore.
Santa ELISABETTA
Eletta regina del suo popolo d’adozione,
Leniva le loro sofferenze e povertà con cuore aperto
Introducendo nel castello la via della carità.
Stava volentieri assorta in contemplazione,
Ascoltava attenta ogni parola dall’alto annunciata,
Benediceva sempre coloro che la disprezzavano
E donava il suo tempo e le sue ricchezze ai bisognosi.
Trovava tempo per ogni opera buona e sebbene stanca
Tornava ogni giorno a servire, invitando i poveri
Ad aprirsi con tutto il cuore alla lode verso il Signore.
San Bernardino
Scusarsi per le debolezze personali è
Avere un cuore sincero e sicuro di trovare
Nuovi cuori sempre pronti ad accoglierti.
Balordi sono ritenuti coloro che vivono male
E non hanno nel cuore intenzione di correggersi.
Rendere giustizia al debole e allo sfruttato è
Novità di vita, è segno di animo retto.
Aprirsi al nuovo senza escludere il vecchio
Rende la vita molto più facile e favorevole.
Dimenticare le offese e sofferenze è
Indice di una salda formazione e pronta intelligenza.
Non fermarti mai e non tornare indietro,
Odierai il tempo inutilmente perso.