I Solennità - C (Matteo)

<!--[if !vml]-->ASCENSIONE Gesù ritorna nella gloria del Padre

<!--[if !vml]-->At 1,1-11/Sal 46/ Ef 1,17-23/ Mt. 28,16-20

<!--[if !vml]-->Gesù ritorna nella gloria che già aveva, fin dall'inizio del mondo,Lui è il Signore, del cielo e della terra, questa pagina del Vangelo ci conferma che a Lui è stato dato ogni potere, che ora viene esteso anche ai suoi, che sono mandati per il mondo, tutto è stato fatto per mezzo di Lui.
Nel salire al cielo, Gesù affida ai suoi apostoli, la missione di predicare e di battezzare ogni creatura, di guarire dalle malattie, perchè tutti imparino ad osservare ciò che Lui ha comandato. Gesù è il vero edificatore del nuovo popolo di Dio, sparso per tutto il mondo e chiamato a raccolta sotto il suo nome. Lui è il vero Maestro che ci chiede di essere suoi discepoli, accogliendoci attraverso il battesimo, che ci apre al dono della fede in Lui. Il monte è qui presentato come il luogo dove Dio si manifesta, parla e comunica la Sua Parola all'uomo collaboratore,così troviamo sia nell'A.T. come nel Nuovo Testamento. TRACCIA di RIFLESSIONE:

 

La formula del nostro Credo esprime la fede pasquale della Chiesa nel destino di Gesù di Nazareth. Questo uomo con i quali gli apostoli hanno mangiato e bevuto durante la sua esistenza terrena, dopo la sua morte è diventato Signore, perché il Padre l’ha associato alla sua vita, al suo potere sugli uomini e sul mondo. Vivo, dopo la sua passione egli è presente tra i suoi secondo una nuova dimensione e cammina con loro per le vie del mondo, mandandoli quali testimoni della risurrezione e portatori del perdono, chiamandoli ad essere figli del Padre tramite l’azione dello Spirito che raccoglie tutti gli uomini dal mondo. Col battesimo si entra nella dimensione del Risorto, si partecipa alla pienezza di colui che realizza interamente le cose, come membro del corpo di Cristo. L’Ascensione del Cristo significa anche elevazione per noi, e dove è giunta la gloria del capo, è speranza e invito per tutto il corpo. Con oggi noi abbiamo conferma di aver avuto in dono il paradiso, perché siamo con Cristo entrati nell’altezza dei cieli.

1 Lettura: Dopo che i discepoli hanno maturato la certezza della risurrezione, Gesù sale al cielo. Non li abbandona ne si allontana da loro, ma dal Padre, dove pra siede, invia il suo Spirito, perché i fedeli ricevendolo diventino testimoni del Risorto. Ed è proprio la forza di questo Spirito che accompagna i discepoli nella missione, non si può rimanere inattivi nell’attesa del suo ritorno.

2 Lettura: Tramite il sacrificio del Cristo, si apre per noi la via del cielo, lui è la nostra via nuova e vivente. La fermezza della nostra speranza, la fiducia e la nosta fede ci porteranno a raggiungere la pienezza della vita. La nostra sicurezza è la presenza di Gesù, sarò con voi fino alla fine, anche se ora siede già alla destra del Padre.

Vangelo – I discepoli adorano Gesù che si distacca da loro ed è portato in cielo. Non è una partenza che lasci tristezza e rimpianti. Essi avvertono he la presenza, la sua compagnia, non verrà meno; ma attendono lo Spirito, la potenza dall’alto. Attraverso il dono dello Spirito potranno testimoniare il Signore, annunziare il suo Vangelo, la conversione e il perdono. E’ quello che anche oggi la Chiesa continua a svolgere.

 

Con l'Ascensione celebriamo il termine della vita di Gesù sulla terra. Sulla base della testimonianza degli apostoli prendiamo atto che Gesù "Fu elevato in alto". Il libro degli Atti ci suggerisce che "Una nube lo sottrasse al loro sguardo" Matteo nel suo Vangelo ci presenta gli ultimi momenti della vita del Signore con le consegne ai suoi apostoli: *andate e ammaestrate, battezzate nel nome..., insegnate a fare tutto ciò che vi ho comandato. Certamente questa missione è impegnativa e difficile senza l'aiuto dello Spirito Santo. Inizia così il tempo della Chiesa. Questa missione ha la sua urgenza tanto che sentiamo "Uomini di Galilea, perchè state a guardare il cielo?" Il fatto dell'Ascensione è di difficile comprensione, ma Gesù aveva preparato i suoi anche a questo distacco, oltre a quello della sua morte in croce. Questo per noi è mistero di amore di Dio con tutti quei perchè che troveranno risposta sicura solo quando vedremmo Dio faccia a faccia. L'impegno lasciato agli apostoli non ci esonera dal nostro compito di collaborare perchè in ogni campo di vita il cristiano deve portare la luce di Cristo sulla terra e l'opera della sua missione, con l'Ascensione celebriamo nella fede il termine glorioso e il suo stare alla destra del Padre. Anche noi ora siamo invitati a fissare lo sguardo nei cieli, senza rimanere oziosi, perchè un giorno anche noi raggiungeremo Cristo nostro capo nella gloria. Sono i quaranta giorni (di tentazione nel deserto) dove Gesù ha superato la barriera della morte manifestandosi ai suoi per dimostrare l'unione indissolubile con la nostra umanità, che ora possiamo dire gloriosa. E' salito al cielo e siede... sta a indicare la sua dignità di Figlio che aveva già prima, come diciamo nel Credo, la maestà divina è la sua forza, perchè ha ogni potere in cielo e in terra.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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