II Solennità – C (Giovanni)
PENTECOSTE Il dono dello Spirito Santo fonda la Comunità
At 2,1-11/Sal 103/ 1Cor 12,3-7.12-13/ Gv. 20,19-23
Nella pienezza delle festività pasquali, Gesù effonde sui suoi, radunati nel Cenacolo, lo Spirito Santo, perchè vadano nel mondo ad annunciare il Vangelo, e il perdono. Già la sera di Pasqua era stato dato agli Apostoli il dono dello Spirito, ma era per una loro personale crescita di fede nei confronti di Cristo, risorto. Ora è dato per costituire la Comunità dei credenti, che sorgerà con la loro predicazione, perchè tutti riconoscano nell'uomo umiliato, crocifisso, morto e sepolto, ma risorto come aveva promesso, il terzo giorno, il Figlio di Dio. Dall'Ascensione ad oggi, gli Apostoli fanno un cammino di crescita insieme a Gesù che appare loro più volte, per condurli alla Pentecoste. Lo Spirito di Dio, prende possesso di ciascuno di loro, li conferma, li trasforma e li rende adatti all'annuncio. Da quel giorno,con la loro predicazione, molti aderirono alla fede.
TRACCIA di RIFLESSIONE:
Contempliamo con la Pentecoste la triplice attesa: la prima è la nascita del Redentore che avviene quando tutto il mondo è in pace, la seconda è la presenza dello Spirito donato dal Cristo a Pasqua dopo il saluto:"la pace sia con voi" e oggi in particolare alla Chiesa per l'inizio della sua missione, e la terza attesa è il nostro entrare nella Pace eterna, solo perciò se saremo stati operatori di pace."beati gli operatori di pace, perchè..." ecco allora l'opera dello Spirito, la forza dell'amore del Padre che fin dall'inizio opera per renderci idonei di accogliere l'amicizia di Dio.