Tempo di Natale - (Luca) - C

BATTESIMO DEL SIGNORE - Dopo il battesimo si aprì il cielo -

Is 40,1-5.9-11/Sal 103 /Tt 2,11-14.3,4-7/ Lc. 3,15-16.21-22

Grande era l'attesa presso il popolo di conoscere non soltanto l'annuncio, ma anche la persona del Messia. Il Battezzatore, con chiarezza svela la sua indegnità nei confronti di Colui che battezzerà in Spirito Santo e fuoco, tanto che si dice indegno di sciogliere i legacci dei suoi sandali. Nell'attesa penitente, quando ormai tutti i presenti hanno ricevuto il battesimo di penitenza, e Gesù con loro, lo Spirito del Signore, assumendo la forma di colomba,si posa su di Lui e una voce solenne proclama che Gesù è il suo figlio prediletto, nel quale si compiace. Finalmente il mistero del Messia è svelato, ora occorre ascoltarlo!

TRACCIA di RIFLESSIONE:

 “ Il Padre manifesta la missione del Figlio “.

Sulle rive del Giordano, il Battista predica la conversione dei peccati per accogliere il regno di Dio che è vicino. Gesù scende con la folla nell’acqua per farsi battezzare. Il battesimo per i Giudei era un rito penitenziale, perciò vi si accostavano confessando i propri peccati. Il battesimo di Gesù non è solo un battesimo di penitenza: la manifestazione improvvisa del Padre e dello Sp. Santo gli danno un significato preciso. Gesù è proclamato – Figlio diletto – e su di lui si posa lo Spirito che lo investe della missione di profeta (annunciatore del messaggio di salvezza) vero sacerdote e re. Cristo è il figlio che offre l’unico sacrificio accetto al Padre; Cristo che esce dall’acqua è il nuovo popolo he viene liberato, e la liberazione è definitiva. Lo Spirito non solo scende su Cristo, ma vi rimane. Lo Spirito che dopo il peccato non aveva più dimora permanente fra li uomini ora rimane per sempre in Cristo e nella Chiesa che ne è compimento. Il servo di Dio è colui che porta su di sé i peccati del popolo. Gesù non prende le distanze da un’umanità peccatrice, è un uomo con gli uomini: venuto in una umanità peccatrice, si immedesima con essa, ma non è peccatore. Cristo non confessa i suoi peccati (ne è esente) ma confessa per noi per farci passare dalla vecchia alla nuova umanità.

1 Lettura: L’uomo ritrova il dialogo con Dio. Ecco perché siamo invitati a rallegrarci e a consolarci. La nostra schiavitù è ormai terminata: il peccato è perdonato; possiamo ritornare dall’oppressione che ci asserviva. E’ questo il Vangelo che Gesù ha predicato e che la Chiesa continua ad annunciare: sono queste le – liete notizie – da portare non solo e non tanto a Gerusalemme, ma in tutto il mondo e a ogni uomo.

2 Lettura: in questo brano ci viene ricordato che noi siamo salvati non per le nostre qualità, ma soltanto per la misericordia, che è apparsa e i è stata donata in Gesù, offertosi in sacrificio per noi. Di fronte al nostro attaccamento e alla nostra ritrosia a donarci, Cristo è il modello di chi dedica la vita. Dal suo sacrificio è venuta l’effusione dello Spirito, che ci ha rigenerato e dato la speranza di diventare eredi della vita eterna.

Vangelo – l’evangelista ci ricorda che mentre Gesù si trova in preghiera, riceve lo Spirito ed è proclamato Figlio di Dio dalla voce discesa dal cielo. La preghiera manifesta la sua comunione on il Padre, la sua disponibilità a compiere il disegno di salvezza. Anche noi siamo battezzati nello Sp. Santo, la nostra preghiera diviene filiale, un abbandono al Padre e alla sua volontà. Sappiamo che egli ascolta le nostre domande con la tenerezza di cui quella dei padri terreni è solo una pallida immagine.

 

 

Questo fatto del Battesimo di Gesù è riportato da tutti gli evangelisti, ciò vuol dire che è un tema fondamentale nella predicazione degli Apostoli. Anche questa celebrazione è una epifania-manifestazione, dopo quella che già abbiamo conosciuto attraverso i magi a Betlemme. Qui in particolare viene manifestata l'identità personale di Gesù, il Cristo, e di conseguenza la sua missione specifica. Il Battesimo, il nostro battesimo dice la nostra manifestazione di cristiani e quindi il nostro essere missionari nel mondo. Nel battesimo di Gesù, troviamo in modo particolare quella voce proveniente dal cielo: "Tu sei il mio figlio..." è questa una rivelazione dall'alto che proclama Gesù scelto dal Padre per una missione particolare e unica come ci rivela la profezia di Isaia, sul servo obbediente, che lo condurrà al vero battesimo di sangue di Gesù nella consacrazione definitiva attraverso la sua morte. Anche il Battista conferma questa consacrazione-missione quando dice:"ho visto lo Spirito scendere...e posarsi su di lui". E ancora: "ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio". Fatto importante è la discesa dello Spirito Santo su Gesù, che così lo consacra Messia, profeta e anche messaggero di buone notizie, in Lui infatti dimora lo Spirito che lo accompagnerà per tutta la vita, nella predicazione, nel compiere miracoli, nel momento della sofferenza e morte, nella resurrezione. L'uomo - Gesù è guidato dallo Spirito del Padre nel compiere la sua missione. Così a noi nel battesimo viene "effuso lo Spirito Santo" e noi siamo "rigenerati e rinnovati" cioè fatti figli di Dio e anche partecipi della sua vita divina. Col suo comportamento Gesù stupisce anche il Battista che se lo vede arrivare come un penitente qualsiasi. Lui, l'Agnello che toglie il peccato del mondo si umilia e chiede l'acqua della purificazione. Ricevuto il battesimo, Gesù rimane in preghiera; la voce del Padre si fa sentire e, lo proclama suo figlio prediletto; lo Spirito Santo, si ferma sopra di lui. La preghiera diventa per ogni credente il momento dell'accoglienza di Dio, e ci sentiamo suoi figli. Dio ama il suo Figlio, e con lui ama anche noi, suoi fratelli acquistati, questo comportamento di Dio lo abbiamo ricordato nella benedizione sacerdotale del primo giorno dell'anno. L'amore umano è certamente diverso dall'amore di Dio, il nostro può essere un amore possessivo, frutto di gelosia o addirittura un amore opprimente. Dio non ci ama perchè noi siamo buoni, ma amandoci ci rende buoni. Nel Battesimo abbiamo ricevuto il seme dell'amore di Dio da far crescere e germogliare, in più siamo diventati suoi figli, tanto che la sua grazia in noi si fa sempre sentire. La consolazione di Dio ci viene offerta attraverso la testimonianza del Profeta che annuncia la venuta del Cristo. L'apostolo ci ricorda che la grazia di Dio è apparsa e ha portato la salvezza, e ci invita a rinnegare l'empietà e a vivere con sobrietà l'attesa. Il Vangelo ci ricorda che appena il popolo fu battezzato, e anche Gesù, mentre Gesù si trova in preghiera, avviene la rivelazione del grande mistero della SS. Trinità: a- il figlio in atteggiamento di umiltà che chiede il battesimo. b- lo Spirito Santo che si manifesta sotto sembianze di una colomba. c- il Padre che fa sentire la sua voce e presenta agli astanti il suo prediletto. Attraverso il Battesimo, Dio ci dona la sua vita, così abbiamo ripetuto nel salmo, accogliamola anche noi con gioia e vivifichiamola con segni di vero amore.

 

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