VII Solennità – C (Luca)

<!--[if !vml]-->L'IMMACOLATA CONCEZIONE.

<!--[if !vml]-->Gen 3,9-15.20/Sal 97/ Ef 1,3-6.11-12/ Lc. 1,26-38

<!--[if !vml]-->La liturgia attraverso questa pagina evangelica ci presenta un momento delicato e intimo della vita in cui viene a trovarsi Maria, l'incontro con il suo Signore. Lei che come ogni credente del tempo, attendeva il Messia, si sente coinvolta, sino ad esserne addirittura la madre prescelta, ma il Signore attende una sua risposta, un suo sì. Maria dapprima è titubante, poi capisce il privilegio a Lai riservato e accetta di esserne la Madre. Tutta l'umanità attendeva questo sì. Possiamo dire che è il sì degli innamorati che programmano il loro cammino insieme, è il sì della donna di fede che accoglie e si fa schiava del suo Signore; Lei la tutta santa, la tutta bella, Lei senza alcuna macchia, diventa la gioia e la gloria di tutto il popolo, in Lei l'umanità trova e conosce un nuovo respiro per la vita.

 TRACCIA di RIFLESSIONE:

Il tema dell’Immacolata è centrale nel tempo di Avvento che ci prepara a rivivere il grande mistero della redenzione in avvenimenti dove la grazia fa irruzione in modo sovrabbondante. L’incarnazione del Verbo, l’esultanza del Precursore nel seno materno, il Magnificat, il canto di Gloria degli Angeli, la gioia dei pastori, la luce che guida i Magi, la consolazione di Simone e Anna, la teofania al Giordano anticipano i segni dei tempi nuovi. La liturgia rende presente in mezzo alla nostra assemblea la potenza che ha preservato la Vergine dal peccato: celebra nell’Eucarestia lo stesso mistero della redenzione, di cui Maria per prima ha goduto i benefici e al quale noi partecipiamo, secondo la nostra debolezza e le nostre forze. Ora accanto al vero Adamo fu creata la vera Eva: Maria fa parte del mistero di Cristo. Dove il peccato aveva abbondato, la grazia ha sovrabbondato. L’Immacolata è il segno che con la risurrezione di Cristo il male è già sconfitto in partenza se una creatura ha potuto essere ripiena di grazia dal primo istante della sua esistenza. Maria Santissima, sottratta al peccato originale è anche la garanzia che nel mondo il bene è più forte e più contagioso del male. Con lei, la prima redenta, ha inizio una storia di grazia contagiosa. Dio ha voluto Maria per la salvezza dell’umanità, perché ha voluto che il Salvatore fosse figlio dell’uomo; per questo viene applicata a Maria in pienezza di significato il detto divino al tentatore: - Io porrò inimicizia tra te e la donna -. E viene riconosciuta come la nuova Eva, madre di tutti i viventi. Così Maria appare accanto a Cristo, il nuovo Adamo, e perciò ci si presenta come figura della donna vicino all’uomo. Maria aiuta a riscoprire e a rispettare il posto della donna nella salvezza dell’umanità. Richiama ed esalta il posto e il compito della Vergine, della sposa della madre della vedova, nella società, nella Chiesa e nel mondo: rivendica la ferita della donna contro ciò che la attenta. Siamo tutti voluti e amati da Dio, ciascuno ha il suo inconfondibile posto nell’umanità, ciascuno vi deve operare in maniera santa, senza macchia, nella carità. Maria sta certamente al vertice di questa corrispondenza, come mostra il Vangelo. Il suo sì è stato mantenuto e accentuato in tutta la vita sino al Calvario dove offrì Cristo che si consacrava per la nostra salvezza. Lei, scelta per madre, si dichiara serva del Signore.

Dio aveva fatto una promessa, dopo che l'uomo aveva disobbedito al suo comando, ora questa promessa si sta compiendo. Maria è informata che avrà un figlio, e sarà il Messia da tempo atteso. In Lui l'amore di Dio si manifesterà nel mondo intero. Nella prima lettura troviamo l'uomo che si nasconde davanti a Dio che lo cerca nel paradiso, qualcosa in lui è cambiato, si è trovato senza dignità (nudo) perchè ha disobbedito. Nel Vangelo la Piena di Grazia, dice il suo: "Eccomi" stupita a sua volta di essere stata scelta tra le tante donne, stupita ma non incerta, trepidante per questo ruolo, ma non angosciata. In Maria si realizza una vocazione particolare, preparata e seguita da Dio stesso. E' attraverso Maria che si realizza il suo amore per noi, il figlio che le nascerà è figlio di Dio ed è venuto nel mondo per salvarci. Dobbiamo e possiamo dire che Maria pur non vedendo, crede e permette che il lei si realizzi la volontà di Dio. Dalla Scrittura notiamo che la frattura provocata dal peccato guarisce grazie ad una nuova vita, cioè la nascita di Gesù. Ecco come si svolge il progetta di Dio, da Maria Immacolata, così chiamata perchè Madre di Dio, alla nascita di Gesù a Betlemme, fino al concepimento di questa nuova umanità che è la Chiesa, chiamata ad essere santa e ciò per indicare al mondo che questo bambino è unica via di salvezza. Se Dio ha scelto Maria per essere preservata da ogni colpa da tutta l'eternità, ugualmente ha scelto noi per essere salvati dal Figlio. In Maria possiamo ammirare l'atteggiamento di delicatezza e anche timidezza davanti all'angelo e ugualmente la sua docilità davanti al comando di Dio. Oggi questo atteggiamento noi non lo possediamo più, pensiamo e facciamo tutto senza Dio. Impariamo dalla tutta Santa la prontezza nell'umiltà con il nostro "eccomi" davanti al Signore.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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