IX Solennità – C (Giovanni)

<!--[if !vml]-->Santa CHIARA di Assisi 11 AGOSTO - Anni .A.B.C.

<!--[if !vml]-->Os 2,14-15.19-20/Sal 44/ 2Cor 4,6-10.16-18/ Gv. 15,4-10

<!--[if !vml]-->Una luce si è levata in Assisi nel 1194, una luce che ben presto, inondata dalla vera Luce, ha fatto parlare di se. Ancora molto giovane, ha voluto essere di Cristo, e seguendo l'esempio del giovane Francesco, lo ha trovato sulla via del Vangelo. Ha lasciato gni cosa di casa sua, e rivestita di sola povertà, è divenuta madre e maestra di una schiera di giovani, che gioivano nel seguire la Parola del Maestro divino. Fu Francesco ad accoglierla, nel nome del Signore distaccandola così dal mondo, e rivestita di un ruvido saio, lodava Dio in perfetta povertà. San Damiano era la sua dimora, dove apprendeva nel silenzio e nel raccoglimento e viveva in perfetta letizia, la via della più alta perfezione. Il distacco dalle cose terrene, gli permettevano di contemplare, nella più stretta austerità, la bontà del Suo Signore, che poi in semplicità, porgeva alle sorelle, come cammino per la vera vita. Amò Cristo, totalmente, con tutta l'anima, fino a consumarsi per Lui, e nel 1253 lasciò questa terra con tutti i doni di cui si era servita per lodare il Signore, ora è lassù nella gloria con Cristo.

TRACCIA di RIFLESSIONE:

Dio che è Padre e possiede un cuore di Madre, non si accontenta di provvedere personalmente alle esigenze delle sue creature, he ama di un amore eterno, ma nel tempo della vita degli uomini, sceglie tra loro alcuni che li colloca come madri, padri e maestri di vita.

Così oggi celebrando santa Chiara, scopriamo come in lei questi lineamenti di madre e i maestra sono profondamente realizzati nella sua vita nel servizio del prossimo, in quanto ha saputo camminare secondo quanto il Vangelo suggerisce.

Ed è proprio in questa pagina che ci viene proposto di rimanere nell’amore di Dio per produrre frutti abbondanti: rimanere nell’osservanza dei comandamenti. Chi osserva i comandamenti rimane profondamente unito come il tralcio è unito alla vite ed attinge sempre energia nuova per produrre abbondante frutto.

Il frutto è il risultato chiaro di un cuore che ama e che loda il suo Signore, cercando di diventare sempre di più un discepolo fedele.

“ Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi “

Ogni pianta che non produce frutto viene sradicata e bruciata, ogni cuore che non si apre all’amore inaridisce e diventa duro come una pietra. Nella prima lettura Osea presenta la grandezza dell’amore di Dio che sceglie: “ ti farò mia sposa per sempre “. Quando Dio sceglie, ci porta in un luogo sicuro in disparte e parla al cuore, perché vuole che noi apparteniamo solamente al suo servizio. = parlerò al suo cuore =

Nella seconda lettura Paolo ricorda che noi abbiamo un grande tesoro in noi, ma in un corpo molto fragile, ci ricorda ancora che: “ la vita di Gesù si manifesta nei nostri cuori “.

Ogni volta che noi siamo forti e vinciamo, dobbiamo che la forza è in Cristo che è in noi, non dipende dalle nostre qualità.  

DAVANTI A TE, SIGNORE
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Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..