Triduo Pasquale – C - Sabato - il Signore riposa nel sepolcro (Luca)

Veglia in attesa della resurrezione.Gen 1,1-2,2/Es 14,15 -15,1 /Is 55,1-11/ Ez 36,16-28

Messa: Rm 6,3-11 /Sal 117 / Lc. 24,1-12 -

Passato il sabato le donne riprendono le quotidiane attività e corrono al sepolcro per compiere le ultime formalità verso Colui che era stato sepolto frettolosamente. La pietra è rotolata via, il corpo del Signore non c'è più, la paura sopravviene. Due uomini in bianche vesti si presentano e rassicurano:è vivo e vi attende in Galilea. Alle donne ricordano che questo momento era già stato annunciato,avrebbe cioè sofferto per mano di peccatori, sarebbe stato condannato a morte, ma il terzo giorno sarebbe resuscitato. Rincuorate dall'informazione ricevuta, le donne lasciano il sepolcro e agli Undici radunati, portano la bella notizia. Erano: Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Il loro annuncio subito non fu accolto, anzi, si dicono quegli uomini: le donne vaneggiano. Subito corrono al sepolcro per accertarsene, ivi giunti si chinano e vedono le bende. Pietro pieno di stupore annuncia con certezza il grande avvenimento. E' dunque risorto, è il Dio con noi.

 TRACCIA di RIFLESSIONE:

 Gesù che è morto inchiodato in croce e al tramonto è stato sepolto nel sepolcro nuovo di Giuseppe di Arimatea, risorge il primo giorno dopo il sabato. La promessa si è avverata. La Veglia pasquale ci aiuta a fissare lo sguardo sul Risorto, solamente da lui viene a noi la vera luce che rischiara ogni uomo e il mondo. E' questa la notte in cui il Signore è passato dalla morte alla vita. E' la notte in cui il popolo d'Israele è rimasto illeso dal passaggio dell'angelo sterminatore nella terra d'Egitto. In questa veglia le letture ripercorrono il grande cammino della salvezza, dall'origine del mondo fino al perdono donatoci dal Figlio di Dio, attraverso la sua morte in croce. Paolo nella sua lettera ai Romani (6,3-11) ci ricorda che la nostra gioia deve essere prova che siamo già rinati in Cristo, attraverso il battesimo. Cristo non può essere tenuto prigioniero in alcun modo e da nessuna cosa, lui è risorto, per portare a tutti i popoli la salvezza da tempo attesa. I riti del fuoco nuovo, della nuova luce, l'accensione del cero pasquale, la benedizione dell'acqua, ci permettono di gustare la novità della Pasqua che è invito a rivestirci di Cristo. Così si conclude il cammino quaresimale che ci ha condotto, attraverso la preghiera, il digiuno e l'elemosina alla veglia, perchè sia la porta che ci introduca nella luce nuova della vita in Cristo. 
DAVANTI A TE, SIGNORE
DAVANTI A TE, SIGNORE

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Nel bosco c'è

la luce

per un buon cammino..