L’alza Bandiera
Ovunque sugli uffici pubblici
delle nostre città,
sui vari siti militari,
su tutti i palazzi del potere,
sventola verso il cielo
la Bandiera, segno dell’unità
nazionale.
Ogni popolo l’ha costituita,
per sentirsi unito al
proprio paese, che ha avuto
un’origine, una storia e spesso
tutto questo ha comportato
molta sofferenza e spargimento
di sangue.
Così gli scout, ovunque
piazzano il loro campo per le
innumerevoli attività,
costruiscono l’alza bandiera, dove
ogni mattina allo spuntar del sole
innalzano la Bandiera,
in comunione con tutti i fratelli
del mondo,
ed elevano al cielo un loro pensiero
per fare del loro meglio
nel servire nella giornata
che si è appena aperta.
Ugualmente a sera, quando
tramonta il sole,
ammainano la Bandiera
e si leggono nel cuore
quello che di buono o no,
sono riusciti a svolgere
nella lunga giornata,
ringraziando
o chiedendo scusa.
La Bandiera, ovunque
la portiamo,
chiede sempre amore
e tanta disponibilità.
PREGHIERA SCOUT
E’ bello, o Signore,
cantarti e lodarti
per le strade del mondo,
dove ci muoviamo
con il Tuo aiuto,
e incontriamo tanti fratelli.
Lodarti nei boschi sui monti
e dietro
le nostre case e città,
che ci procurano frescura e ossigeno
per la nostra vita.
Lodarti nei torrenti e ruscelli,
dove la Tua generosità,
ci provvede abbondanza
d’acqua pura e fresca
per la nostra vita.
Lodarti nel contemplare
la grandezza e potenza
del Tuo e nostro Sole
che illumina, riscalda
e fa germogliare il necessario,
nel grembo della natura, per nutrirci.
Lodarti nell’ammirare
di notte,
la bellezza del firmamento
stellato,
dove ogni luce è
un Tuo messaggio d’amore
per noi.
Ma è bello lodarti e cantarti
perché non siamo soli,
abbiamo con noi sorelle e fratelli,
che fanno la stessa strada,
e ti cerchiamo per
vivere l’essenzialità,
l’amicizia e la disponibilità
nel servire Te, come ha fatto Gesù,
presente in ogni uomo.
Grazie, Signore!
Non c’è luogo che non ci appartenga.
Ovunque le suole dei nostri scarponi si posano e fermano, noi diciamo: Siamo a casa.
Ogni luogo è di nostro gradimento, non solo, ogni luogo, coloro che vi dimorano e ci accolgono volentieri e con tanta simpatia e disponibilità, ci sono di grande sprone per ben fare il cammino della nostra impresa.
Sarà forse la nostra uniforme, la nostra spensieratezza e coraggio nelle avventure per il mondo o altre cose ancora che ci distinguono da altri, che ci facilitano l’accoglienza in luoghi più impensati.
Dove arriviamo piazziamo la tenda o solo il materassino col sacco a pelo per fermarci quel tanto necessario che basta, per un piccolo riposo, e nel frattempo per vedere, ascoltare, riflettere e programmare quel cammino intrapreso, che desideriamo lungo, perché ci procura tante soddisfazioni.
Il nostro fermarci per riposare dopo una giornata di cammino o di attività al campo, o altri momenti ancora che ci vedono affaticati e quindi bisognosi di relax all’aria aperta, sono di grande utilità.
In ogni nostra fermata ci guardiamo attorno per vedere. Si notano cose nuove e belle, ma soprattutto cerchiamo di scoprire la presenza del Creatore.
Molte sono le voci che giungono a noi in questi momenti, voci della natura, voci di uomini delusi e stanchi del lavoro e a volte del vivere, perché sconfitti; altre voci impegnate nel sociale o in politica per ben provvedere e voci sommesse che ti invitano al raccoglimento e alla riflessione.
Nella nostra città un’insieme di voci ti interpellano e chiedono aiuto per molte situazioni di disagio tra i ragazzi, i giovani, gli anziani e coloro che sono in altre difficoltà.
In questo fermarci non perdiamo il nostro tempo, ma siamo attenti nel continuo programmare il nostro cammino per dare soddisfazione a ciò che ci è stato chiesto nella sofferenza che abbiamo notato.
Si, perché in ogni nostro passo, la nostra presenza sul territorio, ovunque ci troviamo, vogliamo lasciare un segno che ci distingua per il nostro rispetto sull’ambiente, nella riconoscenza verso coloro che ci hanno accolto e nel costruire un mondo dove tutti gli uomini possano sentirsi veri fratelli.
La nostra città è grande, ma è sempre intorno a noi, dove sostiamo, nel nostro cuore riconoscente per questo vivere libero, sereno e responsabile.
Nulla ci deve turbare, ne temporali, acquazzoni o sole bruciante, ne vento afoso o gelido che ci entra nelle ossa, la nostra città è il mondo che ci è stato donato e che vogliamo lasciare migliore di quanto l’abbiamo trovato.
Scoprirlo è amarlo sempre di più.