CORREZIONE FRATERNA

 

Nella legge scout al punto quattro si legge: “lo scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout”.

Ora colui che ama, ha veramente a cuore il bene del fratello e lo corregge con umiltà, perché riconosce anche in se la debolezza dello sbaglio, e sa quindi accogliere la correzione che a sua volta gli viene fatta, non solo, ringrazia perché riconosce il beneficio ricevuto.

Nella Bibbia, sia nel V. e N. Testamento, troviamo molti passi che trattano della correzione fraterna, ma vogliamo soffermarci sul vangelo di Matteo (18,15-20).

Noi siamo chiamati ad essere “sentinelle” vigili per il bene del fratello. E’ questa una espressione usata ultimamente dal pontefice, ora beato Giovanni Paolo II, nel raduno dei giovani per la giornata mondiale a loro dedicata. Espressione concreta di questo “sentirsi corresponsabili” del bene del fratello che percorre la nostra stessa strada è appunto la correzione, cioè il richiamo fatto con amore e per amore al fratello che sbaglia.

Non vuole e non deve essere una critica velenosa, ma semplicemente una correzione da fratello a fratello, “se il tuo fratello commette una colpa va e ammoniscilo”.

Non posso quindi dire: non mi interessa, faccio i fatti miei. Di questo comportamento il Signore chiederà conto a te che non ami, perché sei responsabile della salvezza di tuo fratello. Questo comportamento nel gruppo deve essere mentalità comune, lo stile di vita, perché correggersi vuol dire: “parlarsi con sincerità e franchezza”, dialogare tra grandi e piccoli, per aiutarsi a vincere i propri difetti e camminare insieme sulla strada giusta. 

Già il nostro saluto e augurio si esprime così: Buona strada.

Questo metodo deve essere norma, sarà possibile solo se c’è l’amore, se non ci si ama solo a parole. L’unico debito che abbiamo e che dobbiamo ricordare sempre è questo:

“un amore vicendevole”, è un debito che non si estingue mai, un dovere che non si finisce mai di compiere. E’ dovere di tutti accettare con umiltà e con riconoscenza le correzioni senza offendersi, solo in questo modo si eviterebbero errori nella vita e si farebbe tanto più bene se si ascoltassero le osservazioni. Accogliamo sempre da tutti le varie correzioni, grandi e piccoli, specialmente nel tempo riservato alla “verifica”, è modo giusto per correggerci e servire meglio.  Buona strada. Buon sentiero. Buona caccia. 

DAVANTI A TE, SIGNORE
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