Dio ci tiene per mano come un padre. N. 4
Israele non sembra capace di vivere il patto d’alleanza stipulato con il suo Signore, anche dopo l’esperienza della liberazione dall’Egitto.
Dio tuttavia rimane fedele, Lui ama e perdona il suo popolo che torna a peccare. I profeti non si stancano di richiamare ad Israele il suo passato per condurlo sulla retta via della libertà. Un figlio è sempre in grado di capire l’amore di colui che lo ha generato? Spesso Israele si dimostra un figlio che si rivolta contro suo padre, rifiutando ogni rapporto con lui. Dio allora fa conoscere il suo pensiero attraverso il profeta Osea (11,8-9): Dio come un padre prende per mano il suo popolo; non per bloccarlo, ma per aiutarlo a camminare, - per farlo crescere fino al raggiungimento della vera libertà -.

Dio ci raduna da tutti i popoli.
Israele è ormai un popolo che cammina con lo sguardo rivolto al futuro, questo perché ha in sé la grande promessa: Dio manderà un Messia. La venuta del Messia inaugurerà per tutti i popoli un’alleanza eterna. Dio non è mai scoraggiato né dal tradimento né dal peccato dell’uomo. Lui è fedele  e i suoi propositi  giungono sempre a compimento. Nei momenti difficili per Israele, dopo la distruzione  di Gerusalemme nel 587 a.C. , Ezechiele ed altri profeti invitano continuamente il popolo al coraggio: c’è sempre un futuro di speranza per tutti gli uomini. Dio, quale vero pastore, radunerà tutti i dispersi e curerà i feriti e gli ammalati.

Tu sei il Dio con noi.
Dio ama in modo tutto particolare, il suo amore non conosce limiti né ostacoli. Lui realizza il suo progetto di salvezza rispettando la libertà degli uomini. Nel 538 a.C. Ciro restituisce la libertà a Israele e questi ritorna nella sua terra, ma non ritrovando più la sua
potenza di una volta rimarrà sotto il dominio di re stranieri.
Pensando che Dio avesse dimenticato le sue promesse, i sacerdoti del tempo richiamano il popolo alla primitiva fedeltà al culto, alle tradizioni dei padri proiettando in avanti le attese di tutti, il Messia porterà cieli e terra nuova. Questa speranza viene però a smorzarsi quando Roma espande il suo dominio anche su Israele e, questo al tempo dell’impero di Augusto.
In questo periodo s’innesta la vita del Signore Gesù, il figlio di Dio, il Messia promesso, che in maniera tutta nuova rivela l’amore di Dio. Cristo è il vertice di un lungo cammino dell’umanità che cerca Dio e Dio che è già presente si fa finalmente conoscere.
Dio si fa uomo per venire incontro agli uomini, e anche se l’uomo a tentoni lo cerca, - Lui non è lontano da ciascuno di noi, perché è l’Emmanuele, il Dio con noi. – Soltanto attraverso Gesù noi possiamo conoscere il volto di Dio padre.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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