4 Capitolo: PROTAGONISTI E
RESPONSABILI.
Dio chiama ciascuno di noi a vivere da protagonisti per crescere nella libertà e nell’amore quali doni di Cristo. E’
chiesto pertanto a noi educatori di guidare la crescita dei nostri ragazzi, nell’età detta difficile in
quanto cercano spazi, amicizie e affetti non più nell’ambito familiare, ma fuori, in quanto anche perché è questo il tempo in cui si aprono all’altra realtà sessuale.
E’ ugualmente chiesto a voi ragazzi di essere docili e aperti verso coloro che sono chiamati ad aiutarvi in questo
nuovo e difficile cammino, perché vi lasciate accompagnare verso la verità della vita e non caschiate nel
vizio che vi distruggerà per sempre. Le nuove esperienze che si presentano, vanno commentate insieme per aprire i nostri ragazzi al futuro senza paure, in quanto spesso fanno fatica a capirsi e ad accettarsi. E’ importante far accogliere il
senso della fiducia e del coraggio in se stessi e anche negli altri, perché le varie difficoltà che si
possono presentare sono sempre risolvibili.
Ogni dono è come una chiamata ad aprirsi all’amore, e questo i nostri ragazzi lo devono capire perché trova il suo
principio nel sacramento del Battesimo. La vita infatti è vocazione, la riconosciamo anche dono di Dio
affidata a ciascuno di noi, alla nostra responsabile cura. Il Vangelo ci parla di talenti consegnati a ciascuno secondo le
proprie capacità di sviluppo e anche quali doni da spendere con responsabilità in modo che
producano frutti di nuova vita.
Chi sono io? N. 1
Dio ci chiama alla vita e mette già nel nostro cuore il cammino del nostro proseguire nella ricerca di lui e nella
conoscenza di noi stessi. Lo sforzo più grande che ciascuno di noi è tenuto a fare è conoscere se stessi.
La curiosità più volte fuorvia e ci porta a guardare soltanto all’intorno, solo il saggio si ferma per scrutare dentro la sua anima, per conoscere meglio le sue possibilità e anche i propri limiti. L’uomo cresce e per legge naturale ha in se
molte trasformazioni, quelle proposte dalla natura e quelle che l’uomo stesso si prefigge per il suo
animo e il suo carattere; e scopre sempre cose sotto una luce nuova, in noi si manifesta una vita che esplode anche dentro di te.
Ognuno di noi ha il suo mondo fatto di desideri, dispiaceri, sentimenti e progetti, può diventare generoso e
sensibile oppure
permaloso e chiudersi nel suo egoismo, certamente grande è il rischio se manca in noi la vera padronanza. Ogni dono
chiede accoglienza e ugualmente responsabilità per non sciuparlo, non possiamo vivere
disordinatamente alla giornata come capita senza un vero progetto da realizzare. Molti sono i traguardi raggiungibili
nel nostro cammino e, molti già li possiamo vedere a distanza. La voglia di vivere non ha confini, lo
sguardo e il desiderio corrono sempre più avanti nel futuro.
Un talento prezioso.
La vita è il dono più prezioso che troviamo sulla terra, esso ci è dato perché sia speso con generosità, perché è
dono di Dio. Questa
ricchezza personale, unita a quella degli altri uomini, può diventare un grande patrimonio di forze per il bene di
cui c’è bisogno sulla terra. Gesù ci presenta la parabola dei talenti. Mt 25,14-30.
Leggendola con calma, possiamo capire la diversità di comportamento dei servi. Alcuni hanno dimostrato fiducia e
gratitudine al loro
padrone, altri invece si sono messi le mani in tasca da veri fanulloni. Soltanto chi sa impegnare la sua vita con
gioia, gusta la gioia e il dominio del Regno, mentre chi sfugge alla propria responsabilità e non
soddisfa agli impegni rischia di trovarsi privato di ciò che pensava di possedere.
L’uomo e la donna immagine irripetibile di Dio.
Ognuno di noi ha doni tali che sono un patrimonio di doti e capacità da sviluppare per realizzare la chiamata di Dio.
Io sono: mani, occhi, volto, cuore e mente, questo è il mio corpo che cresce e mi rende solidale con ogni creatura. Grazie a questo mio corpo io posso camminare, conoscere, parlare, girare il
mondo e incontrare altri, posso ugualmente incontrare Dio, certamente non come una cosa qualunque, ma con particolari attenzioni che mi elevano verso di Lui e la sua santità.
L’uomo quindi è fatto per dialogare, con Dio e con i suoi simili.
L’uomo per volontà di Dio è irripetibile e inconfondibile tra tutti, in lui c’è una particolare originalità che lo distingue da tutti. Il tuo comportamento e il
tuo aspetto (esterno ed interno) ti distinguono fra tutti, il tuo nome è quello scelto da Dio che ti conosce prima di essere stato formato nel grembo materno. Diversa è la vita dell’uomo da quella spontanea delle piante e degli animali i quali si riproducono spontaneamente e inconsape-volmente. L’uomo che si conosce e nello stesso tempo è capace di capire gli altri, può liberamente decidere il suo cammino da
intraprendere in questo mondo. Questo stato di fatto si chiama responsabilità ed anche dignità, per cui mentre altri possono aiutarti, tu solo però sei in grado di decidere e di volere.
Attraverso le tue personali scelte tu diventerai quell’uomo e quella donna inconfondibili, come lo è da sempre il tuo nome davanti a Dio. Ogni vita, poi, davanti a Dio è vocazione, ogni persona è
quindi responsabile del suo crescere verso la salvezza.