Una sola cosa è necessaria. N. 2
Con una vita retta e la preghiera l’uomo risponde all’amore di Dio che
si rivela in Gesù. La preghiera permette all’uomo di mettersi in
ASCOLTO e manifesta attraverso questo momento tutto il suo amore e
adesione alla sua parola. Spesso gran parte del nostro tempo è speso
in occupazioni frivole e in occupazioni false, questo capita quando si
perde di vista il vero rapporto con Dio.
Gesù è maestro di preghiera, nelle sue giornate trova sempre il tempo
per raccogliersi col Padre, e questo per comprendere sempre meglio la
sua volontà che sta portando a compimento. Lc 10,21-22. Ogni credente
deve trovare nella sua giornata quel giusto spazio per mettersi come
Maria in ascolto del Signore (Lc 10,38-42) e accoglierlo sempre più
nella sua vita. La parola di Gesù ascoltata e accolta ha la forza di
cambiare il nostro programma di vita, di pensare e vedere le ose
intorno a noi.

Non temete.
Per essere riconosciuti da Gesù è ugualmente importante riconoscerlo
sempre davanti agli uomini, non possiamo nasconderci e dire non lo
conosco. Attorno a noi ci sono giovani e persone adulte che possiedono
una facile dialettica impegnandoci senza però conoscere la gravità
delle promesse a cui vanno incontro, per questi c’è l’ammonizione di
Gesù: “Le volpi hanno le tane…il figlio dell’uomo…” Lc 9,57-58. C’è
gente che è facile nell’applaudire Gesù, ma è poi altrettanto facile
nell’abbandonarlo. Leggendo il Vangelo ci accorgiamo che le parole di
Gesù si presentano sempre più esigenti, e sono pochi gli amici fedeli
che lo seguono, per questi troviamo parole d’incoraggiamento perché
non perdano di vista l’impegno assunto. Lc 12,4-12. A tutti è
richiesta la perseveranza nella sequela di Gesù, la scelta di stare
con lui dev’essere coraggiosa, specialmente quando capita di trovarci
soli, abbandonati da tutti, qui si richiede la coerenza al Vangelo.

Una cosa ti manca.
Seguire Gesù è scelta per tutta la vita, scelta da viversi senza
ripensamenti; Gesù non è soltanto un amico, è il maestro che insegna e
che serve:
a – chi vuol costruire deve calcolare la spesa…
b – ha iniziato a costruire, ma non è capace di portare a termine…
c – non ha calcolato il numero dei nemici per opporgli…ù
d – chi non rinuncia ai suoi averi non può…Lc 14,28-33.
La nostra risposta alla sua chiamata deve essere coraggiosa per la
scelta compiuta. Lc 18,18-27.
Prendiamo coscienza che i nuovi idoli, le cose, il denaro e il potere
consumano, illudono e ci rendono schiavi. A chi prende la strada del
servizio, Gesù assicura la pienezza della vita. Lc 18,27.
“Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio”. – Chi ha
lasciato tutto per il Regno riceverà cento volte tanto. Lc 18,28-30.

A Gerusalemme con Gesù.
Chi sceglie e segue Gesù è chiamato cristiano, perché vede la storia,
sceglie e ama, vive in Lui una vera comunione con il Padre.
Gerusalemme è il luogo particolare dove Gesù manifesta totalmente il
suo amore per noi: durante la cena si dona a noi nel pane e vino,
segno del suo sacrificio, lava i piedi ai suoi. Lc 28,19-20. Il corpo
e il sangue sono sacramento di un amore senza limiti e nello stesso
tempo cibo nuovo che da vita e forza per seguirlo. La sua
consacrazione sulla croce è segno supremo che ogni discepolo dovrà
attingere per rinnovarlo nella sua vita. La prima ribellione dell’uomo
a Dio viene distrutta dall’obbedienza di Gesù nell’umiliazione della
croce; la croce diventa quindi passaggio obbligato per ritrovare la
vita. L’amore: Rgli ha dato la sua vita per noi, noi dobbiamo dare la
nostra per i fratelli.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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