3 Capitolo. FARO’ NUOVE TUTTE LE COSE.

Ogni Domenica si rinnova la celebrazione della Pasqua, è la Pasqua settimanale.
I Sacramenti e la testimonianza dei Santi, dimostrano che lo Spirito del Risorto rende nuova la vita del cristiano e lo porta alla Pasqua di Cristo.
1 – Ogni dono dello Spirito viene a noi attraverso la partecipazione alla vita della Comunità.
2 – La Chiesa annuncia a tutti la grazia salvifica della Pasqua.
3 – Attraverso lo studio, ognuno è invitato a partecipare alla Pasqua, sorgente continua di novità.
4 – Ciascuno nella Comunità deve trovare la propria responsabilità in quanto parte della medesima famiglia, la famiglia di Dio.
La Pasqua irradia il dono del RISORTO che fa dell’uomo una nuova creatura.

La primavera della vita. N 1
L’età dei ragazzi è un’età dove si trova ricchezza di primizie e di promesse.
Ci sono aspirazioni da conseguire e forze da soddisfare e farsi conoscere, questa età ha soltanto bisogno di una guida sicura. Ci sono
desideri contraddittori e confini che spesso si rincorrono.
- Il desiderio d’autonomia e la paura di non essere capito spesso porta i giovani ad esperienze negative. E’ un momento veramente difficile per tutti, dove l’educatore è chiamato in modo particolare ad essere amico e confidente per guidarli a scelte veramente libere.
- La cronaca quotidiana spesso registra fatti contrastanti di violenza, mentre i segni di pace e della vita, che pure esistono, non
vengono menzionati, è proprio vero che il bene non fa notizia, forse disturba.
- Gesù raccoglie ogni desiderio di vita e con la sua parola ci guida al vero bene.
- Dobbiamo imparare ancora dal chicco di frumento, lasciarci morire alle effimere vanità e ai nostri progetti per risorgere con frutto
nuovo nel Cristo risorto.

Il grido della Pasqua: il grido della vita nuova.
A Pasqua celebriamo la gioia di partecipare alla vita nuova del Risorto. La chiesa celebra questo avvenimento con una Veglia solenne
nella notte, è passaggio dalla notte alla luce, dalla paura alla sicurezza, dalla morte alla vita. Il saluto dominante è l’augurio di
divenire partecipi della vita nuova del Risorto.
- I primi testimoni della Pasqua sono state le donne e poi gli apostoli, anche se subito non riuscivano a spiegarsi ciò che era accaduto, pensate a Tommaso.
- E’ Gesù stesso che svela il senso della sua nuova vita offrendo la pace, apertura per accogliere il grande e nuovo evento, alita su di loro e offre il dono del perdono. Gv 20,23.
 A chi crede Gesù dona il suo Spirito e il compito di andare per il mondo ad annunciare l’amore di Dio che è perdono e pace. Lo Spirito Santo unisce i credenti in Cristo e li rende un cuore solo e un’anima sola. Cristo vive in ciascuno di loro, sono persone nuove.

Risorti con Cristo.
Ogni anno la Comunità celebra e rivive la risurrezione di Gesù. Data l’importanza della festa, questa viene preceduta dal tempo
quaresimale, tempo di rinnovamento spirituale verso Dio e di crescita nella vita di preghiera con tutto ciò che comporta. In questo periodo,
i Catecumeni che si apprestano a ricevere il Battesimo, si trovavano al traguardo della loro formazione e davanti alla Comunità e al
Vescovo manifestavano la loro fede nel Dio uno e trino. S’immergevano nell’acqua della vasca battesimale e uscendo da essa il Vescovo li ungeva con il sacro Crisma ( sono tre gli olii benedetti il Giovedì santo) e quindi da quel momento potevano partecipare all’eucarestia.
*Ancora oggi, noi a Pasqua rinnoviamo la nostra fede e rinunciamo al peccato, origine di ogni male, per confermare in noi il progetto di Dio, che troviamo nel Vangelo.

L’iniziazione cristiana.
Il giorno del nostro battesimo siamo stati accolti dalla Comunità e attraverso l’acqua e il dono dello Spirito abbiamo ricevuto il dono
della vita nuova. Siamo diventati così partecipi della morte e risurrezione di Gesù. Rom 6,1-6.  Si è cristiani attraverso la nostra
personale adesione a Cristo, per vivere e operare con Lui, la nostra scelta viene poi accolta e sigillata dal Padre attraverso il sigillo
(indelebile) dello Spirito Santo. (la Cresima). Il Battesimo – la Cresima – l’Eucarestia sono sacramenti intimamente collegati tra di loro. Tre momenti di un unico cammino di fede e di vita, ove la Chiesa introduce i nuovi credenti nel mistero di Cristo. Per vivere appieno il cammino della fede, la Chiesa suggerisce un primo cammino di conversione attraverso l’ascolto della parola e la partecipazione alla
preghiera, per vivere la nostra esistenza in Cristo bisogna essere pronti a rendere conto della propria fede di fronte a tutti.

Invitati a partecipare alla festa nel giorno del Signore.
La Domenica si presenta ormai con un significato nuovo, in essa si riuniscono i contenuti umani e religiosi del sabato ebraico. E’ il GIORNO per dar lode a Dio. E’ il primo giorno della settimana. Dio quale creatore di tutto e autore della vita in tutte le sue specie,
come ha risuscitato Gesù così risusciterà coloro che crederanno nel suo nome. E’ giorno di riposo, di gioia, d’incontro  in famiglia e giorno di liberazione in quanto Cristo ha liberato gli uomini che erano chiusi e schiavi del peccato. La domenica è l’inizio della festa senza fine che troverà il suo perfezionamento nel regno di Dio. Nella Messa i fedeli presentano al Padre il sacrificio del Figlio, per proclamare la certezza della sua risurrezione e vivere del suo amore.
E’momento forte, l’Eucarestia della domenica è principio e termine che da senso e valore alla stessa vita cristiana.

Lo Spirito: Lievito di speranza nel mondo. N. 3
La vita ha le sue esigenze, momenti di dubbio, di paura, tentazione di chiuderci in noi stessi, oltre la smania del sapere del fare e stare
insieme. Anche noi, come già gli apostoli, al momento della prova siamo capaci a darcela a gambe. In questi momenti di incertezza, lo
Spirito è sempre con noi, non ci può lasciare soli, perché è un gran dono del Signore Gesù. La sua presenza è per noi motivo per amare come ha amato Gesù. Perciò vivere la  Pasqua è per noi un vivere per gli altri fino a servirci a vicenda; questo comportamento si realizza soltanto quando noi ci siamo spogliati del nostro io e ci siamo quindi rivestiti di Cristo. L’apostolo Paolo ci suggerisce (Col 3,9-15) di vestirci di quelle virtù che sono fondamento del vivere cristiano:
misericordia, umiltà, pazienza e perdono. Chi perdona e ama, prolunga nel tempo i frutti salvifici del sacrificio del Cristo. Lo Spirito è
dato per sempre, ma spesso l’uomo vecchio – pieno di peccato – è restio ad accogliere la sua presenza di grazia. Anche la comunità può essere luogo di continua conversione, anche perché ciascuno ha bisogno dell’aiuto e della preghiera dell’altro, ciascuno riceve e può dare il suo contributo nell’annunciare che Cristo è Risorto per il mondo intero.

Modelli di santità nella chiesa.
La santità dei cristiani rende visibile la ricchezza inesauribile della grazia di Gesù. La vita dei Santi si modella su Gesù, per la grande fede che hanno avuto in lui. La Chiesa non li separa dagli altri uomini, ma esalta in loro le virtù praticate e invita tutti a
crescere nella santità. I Santi hanno in particolare evidenziato in loro l’opera e la forza dello Spirito che li ha resi testimoni della
risurrezione e modelli di carità. La loro vita ci suggerisce ancora i modi diversi come ciascuno possa vivere la Pasqua nelle diverse situazioni di vita. E’ la forza dello Spirito che suggerisce modi diversi e concreti, adatti ai tempi per metterci al  seguito di Gesù;
accogliendo lui scopriamo occasioni nuove per impegnarci nella carità.
La storia della Chiesa, la nostra storia è fatta di testimonianze di vita dei suoi figli che hanno aderito totalmente al Vangelo. Il
calendario stesso è un panorama aperto di amore che i nostri Santi hanno offerto al Signore e ai fratelli, seguendo il  comandamento nuovo: ama Dio con…e il prossimo tuo…

Santi anonimi ancora oggi, ma veri.
La Chiesa ci invita ancora oggi a festeggiare, cioè imitare, i Santi, ma come sappiamo non tutti sono sul calendario e di molti poi non
sappiamo ne la vita e tanto meno il loro nome. Saono i Santi anonimi che, nel loro silenzio, hanno compiuto le stesse cose di coloro che
sono stati proclamati ufficialmente Santi dalla Chiesa. La Chiesa pur non conoscendo né il nome né la vita, li ricorda però insieme agli
altri nella Solennità di tutti i Santi. Anche questo è per noi motivo per trovare il nostro posto, non nel calendario, ma, se possibile,
presso il Padre che ci aspetta e ama da sempre.

DAVANTI A TE, SIGNORE
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